Arazzo

Benedetto da Milano; Bramantino [per Suardi, Bartolomeo]

Arazzo

Descrizione

Identificazione: Settembre

Autore: Benedetto da Milano (notizie sec. XVI), arazziere; Bramantino [per Suardi, Bartolomeo] (1465-1530 ca.), cartonista

Cronologia: ca. 1503 - ca. 1512

Tipologia: tessuti

Materia e tecnica: lana/ lavorazione a telaio; seta

Misure: 477 cm x 460 cm

Descrizione: Nell'angolo superiore destro in un unico riquadro sono inseriti i segni zodiacali dello Scorpione e della Bilancia. La personificazione di Agosto è un giovane nudo cinto alla vita e sulla testa di pampini d'uva. Con la mano destra indica il sole mentre con la sinistra regge un grappolo d'uva. E' ritto su un piedistallo su cui è riportata l'iscrizione caratteristica del mese. Alle spalle di Agosto vi sono quattro uomini che spingono i bracci di un torchio collegato ad un enorme palo a forma di vite. In secondo piano a sinistra vi è un carro trainato da buoi, carico d'uva. L'uva scaricata è spinta verso un grosso tino da uomini con in mano lunghi bastoni. Altri agricoltori schiacciano i pampini nelle botti. Vi è un uomo, sulla destra, che si asciuga con una foglia di pampino il corpo bagnato di mosto. Ai lati dell'arazzo vi sono una donna che tiene in mano un grappolo d'uva e un uomo che regge un falcone appollaiato su un dito. L'intera scena si svolge in un ampio loggiato, dal pavimento policromo, prospiciente il cortile di un castello.

Notizie storico-critiche: La presenza di due segni zodiacali in questo arazzo è dovuta alla fonte cui attinge Bramantino: la xilografia dell'edizione di Ratdolt dell'Astronomicum di Igino, edito a Venezia nel 1482.
La personificazione del mese è intesa come una rappresentazione del dio Bacco (Suida, Valsecchi, Dell'Acqua-Mulazzani). Nonostante sia tradizionale l'interpretazione del mese di Settembre come il periodo della spremitura dell'uva, tuttavia è innovativa la soluzione compositiva basata sul palo verticale a spirale che marca l'asse centrale dell'arazzo (Forti Grazzini). La scena, sapientemente costruita dal punto di vista architettonico, è bloccata alle estremità da due figure nelle quali sono state riconosciute il Magno nelle vesti di uccellatore e sua moglie, Margherita Colleoni (Valsecchi).

Collezione: Collezioni delle Civiche Raccolte d'Arte Applicata del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata

Credits

Compilazione: Forti Grazzini, Nello (1984)

Aggiornamento: Garzillo, Benedetto (2015); Barbieri, Lara Maria Rosa (2021)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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