Alessandro Cattoni

Bianchi Gerardo

Alessandro Cattoni

Descrizione

Identificazione: Ritratto di Alessandro Cattoni

Autore: Bianchi Gerardo (Monza, 1845-1922)

Cronologia: 1898

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 69,5 cm x 89,5 cm

Descrizione: ritratto a mezza figura ambientato

Notizie storico-critiche: Ritratto a mezza figura ambientato, raffigurante Alessandro Cattoni, scomparso il 4 febbraio del 1897.
La data d'esecuzione posta sul davanti, accanto alla firma dell'autore, documenta che il ritratto fu eseguito un anno dopo la scomparsa del soggetto in forma gratulatoria, secondo la tradizione istituita dalla Cà Granda milanese e condivisa dalla gran parte delle istituzioni lombarde (Coppa 2002, p. 105). Il nome del Cattoni è infatti inciso su una delle lapidi commemorative dedicate ai Benefattori poste all'ingresso dell'Ospedale Vecchio.
Sebbene manchino documenti che certifichino una benemerenza effettuata dal benefattore post mortem, non mancano conferme documentarie che certificano una costante affezione che il signor Cattoni ebbe in vita nei riguardi dell'Ospedale e della Pia Casa di Ricovero.
Sia Alessandro Cattoni che la moglie Antonia Locatelli, abitanti in via Zucchi 7 a Monza, per diversi anni donarono generosamente generi alimentari a sollievo dei poveri infermi ricoverati presso gli istituti assistenziali cittadini. Già nel dicembre 1890, in occasione delle festività natalizie, il Cattoni donò del "formaggio e stracchino" agli ammalati del nosocomio cittadino. Dal 1891 fino al 1896, inoltre, ogni 27 agosto - in occasione del suo onomastico - il benefattore era solito elargire formaggio e vino ai degenti dell'Ospedale e della Pia Casa (ASHSG IV, 1014 e 1307; ASCRIMz 34/1).
Non si conosce la modalità con cui il Cattoni entrò a far parte dei Benefattori, se grazie a queste offerte o in seguito a più consistenti elargizioni in denaro; tuttavia va considerata la costanza nella generosità che Alessandro Cattoni seppe dimostrare con queste donazioni modeste eppure molto gradite, elargite con uno spirito fortemente umanitario, rivolto alle esigenze contingenti degli ammalati.
L'effigie di Alessandro Cattoni è firmata da Gerardo Bianchi, fratello minore di Mosè Bianchi, e appartiene alla nutrita serie di effigi che l'artista eseguì per onorare i benefattori dei Luoghi Pii monzesi, avvalendosi della pratica fotografica che esercitava a livello professionale (Cassanelli 2000, p. 9).
Nel giornale di cassa della Pia Casa di ricovero e industria per l'anno 1897 si registra, al giorno 16 luglio, il pagamento in 125 lire al pittore per l'opera eseguita (ASBMz, Giornale di cassa 14). Questo dato ci informa della commissione dell'effigie del Cattoni da parte della Pia Casa, l'istituto che dovette ricevere la benemerenza del benefattore.
Durante il regno sabaudo l'amministrazione del Luogo Pio Convenio o Ospedale di S. Bernardo era affidata per statuto alla Congregazione di Carità, che gestiva tutti gli istituti benefici della città, compresa la Pia Casa di Ricovero e Industria. L'istituto venne fondato in Monza nel 1831 per ricoverare i vecchi inabili e fornire lavoro ai poveri disoccupati della città.
L'immagine è cupa e presenta il personaggio seduto in una stanza buia, portando l'attenzione sul volto, sommariamente dipinto per chiazze di colore con interesse alla resa psicologica. L'aderenza al vero è data dalla presenza della sigaretta, che il ritrattato tiene stretta tra le dita della mano destra.
Nel 1938, dopo la soppressione dell'ente, il ritratto fu inserito nell'inventario dell'Ospedale Umberto I, secondo la denominazione che il Luogo Pio assunse nel 1896 con il trasferimento dalla vecchia sede di Piazza Isola all'edificio di Via Solferino (Colombo 2002, pp. 39, 60, 76, 186 e ss.).

Collocazione

Provincia di Monza e Brianza

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Monza

Credits

Compilazione: Mantovani, Gabriella (2007)

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