Filatrice e contadino con la gerla

Ceruti Giacomo

Filatrice e contadino con la gerla

Descrizione

Identificazione: Figura di giovane donna che fila con contadino

Autore: Ceruti Giacomo (1698/ 1767)

Ambito culturale: ambito lombardo

Cronologia: ca. 1750 - ante 1767

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 143 cm x 218 cm ; 162 cm x 10 cm x 232 cm

Descrizione: Figura di filatrice e contadino su sfondo di paesaggio, con animali.

Notizie storico-critiche: La tela è acquistata nel 1953 presso Antonio Matteazzi di Brescia. Non si conoscono le vicende anteriori a quella data. Già entrata in Pinacoteca come opera del Ceruti e ribadito al pittore nelle guide compilative compilate successivamente all'ingresso, l'opera viene citata in sede critica per la prima volta nel 1967 dal Morassi, che ne ipotizza una collocazione precoce nel percorso dell'artista. La Gregori, nel 1982 propone di datare l'opera negli ultimi anni di attività dell'artista, collegandola ad alte opera di tema pastorale, quali "Mamma con bambino in braccio e una mucca" (Bresci, collezione privata), la "Pastora con la rocca" (New York, collezione Suida Manning e la "Pastora" (Londra, Colnaghi). L'interpretazione della Gregori è stata condivisa dalla critica successiva, avvalorata dalla qualità smaltata della stesura, che si ritrova anche nella ritrattistica tarda del pittore. Inoltre i dipinti giovanili del pittore un'intonazione perlopiù pauperistica, affollati di mendicanti, vagabondi, contadini e umili personaggi. Qua l'approccio alla vita dei ceti "ignobili" appare diverso, l'immagine si fa pacata ed edificante, le vesti non sono più misere ma decorose e ben tenute, le espressioni dei volti si fanno fiduciose, compaiono alcuni elementi decorativi. L'ipotesi è che i contadini siano rappresentati nei giorni di festa. La svolta del Ceruti si manifesta dopo il soggiorno veneto, nella metà del secolo, ma appare compiuta tra il sesto e il settimo decennio del Settecento, proprio nel gruppo delle citate opere pastorali cui appartiene la tela in esame. Si è altrsì ipotizzato che il cambiamento di visione potesse corrispondere a un desiderio della committenza sempre più influenza dalle teorie fisiocratiche che tendevano ad esaltare l'agricoltura quale unica attività umana produttiva all'interno del sistema economico. (Frangi, 2000)

Collezione: Collezione di dipinti della Pinacoteca del Castello Sforzesco

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Pinacoteca del Castello Sforzesco

Credits

Compilazione: Summa, Adriana (1996)

Aggiornamento: Frangi, Francesco (1998); Colace, Raffaella (2011); Vertechy, Alessandra (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).