Sfera

Zauli Carlo

Sfera

Descrizione

Autore: Zauli Carlo (1926/ 2002), autore

Cronologia: ca. 1971 - ca. 1980

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: gres

Misure: Ø 9 cm

Descrizione: piccola sfera levigata di colore bianco-grigio; sulla sua superficie è visibile l'impronta della mano dell'artista, che lascia scoperto il colore della terracotta sotto lo smalto bianco-grigio

Notizie storico-critiche: La forma della sfera comincia a divenire dominante nell'arte di Zauli a partire all'incirca dal 1968, quando lo scultore ha ormai abbandonato gli esordi geometrizzanti ed è appena entrato in quella che lui stesso definisce la terza fase della sua ricerca, "improntata su modulazioni sensibili e molto vicine alla natura" (Vivaldi C. 1973, p. 35).
Normalmente infatti le sfere di Zauli non sono tanto assimilabili all'archetipo geometrico quanto piuttosto alle forme naturali (frutti caduti dall'albero, sassi, zolle), laddove l'archetipo è stato sottoposto a pressioni e spinte deformanti, esterne ed interne alla materia.
Intorno al 1971 però, l'artista sembra riconsiderare la geometria in una serie di piccole sculture decisamente sferiche, cui è riconducibile questo grès della collezione Lajolo, la cui superficie risulta intaccata solo dall'impronta della mano di Zauli stesso, opaca sullo smalto.
Il critico Cesare Vivaldi spiega che le sculture raffigurano bocce da gioco, sporche dell'impronta terrosa del giocatore; oggetti che fanno parte della biografia dello scultore al pari delle forme osservate in natura. Il riferimento sarebbe dunque non più a una geometria di tipo "naturale", bensì "culturale", trattandosi questa volta di forme primarie ma manufatte, prodotte nell'ambito di una cultura contadina (Vivaldi C. 1973, pp. 54-55).

Collocazione

Milano (MI), Fondazione Davide Lajolo

Credits

Compilazione: Mattio, Fiorella (2007)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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