Colonna

bottega mantovana

Colonna

Descrizione

Ambito culturale: bottega mantovana

Cronologia: ca. 1500 - ca. 1550

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo

Misure: 225 cm x Ø 27 cm

Descrizione: Colonna a fusto liscio, completa di base; un foro é situato circa a metà del fusto.

Notizie storico-critiche: Grazie alla testimonianza offerta dal negativo dello Studio Fotografico Giovetti di Mantova n. E1973 (cfr. DO), la colonna in oggetto é ora riconosciuta in uno dei marmi di riuso componenti la scala di un cortile privato di un'abitazione del Ghetto cittadino, in larga parte demolito a partire dal 1905 circa. Tale cortiletto costituiva uno degli scorci più suggestivi dell'antico quartiere ebraico mantovano, come risulta dalle parole dello storico Stefano Davari ("Gazzetta di Mantova", 19 dicembre 1904, in Colorni, Patuzzi 2011, pp. 63-64. Cfr. DO). La descrizione che Davari fa del cortiletto, in procinto di essere demolito, si sofferma in particolare sulla scala dell'abitazione: "quattro pilastrelli quadrangolari tenevano una sbarra di ferro che proteggeva dalle cadute, e li collegava. Su d'essi quattro colonnette si alzano dritte e snelle, due più gagliarde ed alte a sostenere un balcone, le altre più leggere e basse, la tettoia saliente come la scala. Le testate dei gradini, sporgenti dal muro di sostegno esterno, erano tutte istoriate, a teste d'uomini e d'animali, a sigle cabalistiche, a fregi strani". La scaletta - specifica Davari - conduceva ad appartementi privati ma anche allo Scem-tov, luogo di riunione di una confraternita di ebrei studiosi del Talmud e altri libri sacri.
Sostenuta dalla base (s.n.) di cui alla scheda M0230-343 e già completa del capitello n. inv.gen. 12119 (lo stesso del pezzo in esame. Cfr. Ozzola 1950, in bibliografia), la colonna fu con questi due marmi e con tutti gli altri marmi componenti la scala (le tre basi con relative colonnette e capitelli, e alcuni gradini) traslocata al museo civico di Mantova in occasione della demolizione dello stabile. Il 5 novembre 1904 (cfr. DO) la "Commissione Direttiva del Civico Museo, dietro la visita fatta in sopraluogo nel demolendo quartiere del Ghetto compreso fra le vie Orefici, Tubo, Scuola Grande e P.F. Calvi per la scielta degli oggetti meritevoli di essere conservati in Museo" dispose il trasporto - tra gli altri - delle "parti di gradino lavorate e le colonnette componenti la scala d'accesso al Pio Bagno Norsa": tra esse, dunque, il marmo in oggetto.
La colonna fu collocata nel cortile del palazzo accademico, sede del museo civico, dove infatti risulta registrata in occasione della stesura dell'elenco degli oggetti giacenti in quest'area (6 aprile 1915, voce n. 21 "Colonna di marmo bianco, Alt. 2,05. Diam. 0,26 (Vedi al n. 8)". Cfr. DO): tale elenco costituisce parte integrante del verbale di consegna con cui, il 15 maggio 1915, il Comune effettuò il deposito a Palazzo Ducale di parte delle proprie raccolte artistiche (cfr. DO).
La colonna differisce dalle tre minori per materiale e fattura; il capitello originariamente sovrapposto ad essa suggerisce una datazione al XVI secolo, successiva dunque a quella attribuibile alle tre colonnette e chiaro indizio del riuso subito dai marmi componenti la scala.

Collocazione

Mantova (MN), Museo di Palazzo Ducale

Credits

Compilazione: Marocchi, Giulia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).