Ritratto d'uomo di profilo

ambito mantovano

Ritratto d'uomo di profilo

Descrizione

Ambito culturale: ambito mantovano

Cronologia: post 1516 - ante 1549

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: marmo di carrara; marmo greco; pietra gallina; pietra calcarea; marmo nero antico; stucco modellato

Descrizione: Insieme di elementi decorativi a rilievo facenti prbabilmente parte, in origine, di un monumento funebre dedicato all'umanista mantovano Battista Spagnoli, ritratto di profilo in una delle formelle componenti. Vari i materiali impiegati per la realizzazione scultorea e a modellato dei pezzi: marmo bianco e nero, pietra laddove era prevista una finitura cromatica, stucco; tracce di doratura si rilevano sui rilievi con racemi vegetali, al di sopra del lampade votive. I pezzi, sagomati a causa del riuso subito del XVIII secolo, componevano un monumento addossato al muro e comprendente un sarcofago (del quale erano forse parte le quattro protomi leonine con batacchio).

Notizie storico-critiche: L'insieme é composto da dieci rilievi, realizzati con impiego di materiali eterogenei, forse appartenenti a un unico monumento funebre: il ritratto a mezzobusto, di profilo, di Battista Spagnoli (marmo greco e marmo di Carrara), quattro protomi leonine con batacchio tra le fauci (marmo nero antico), due lampade votive con tralci di foglie d'acanto e girali vegetali (marmo greco e pietra gallina, con tracce di doratura), una mensola di forma conica sormontata da nicchia elissoidale con concavità a raggiera (marmo greco e pietra calcarea), due rilievi raffiguranti rispettivamente Ercole e Apollo (stucco).
Il monumento del quale i pezzi, secondo la ricostruzione di Portioli (1871), erano parte, era dedicato a Battista Spagnoli, carmelitano e uomo di lettere morto a Mantova nel 1516. Il sepolcro del frate era collocato nella chiesa mantovana del Carmine, addossato a un muro e forse caratterizzato dalla presenza di un sarcofago; i pezzi componenti furono asportati nel corso del XVIII secolo, allorché il luogo fu trasformato in Dogana, e riutilizzati dall'architetto Paolo Pozzo all'interno della propria abitazione privata: come specificato da Portioli (1871), infatti, vari elementi del monumento furono dal Pozzo adattati a ornare un camino.
All'acquisto della casa dell'architetto da parte del Comune, i dieci rilievi furono asportati e ricoverati presso il museo civico (la relazione che ne registra l'ingresso è Portioli, 1871). Dal palazzo accademico, sede del museo cittadino, furono quindi depositati al Museo di Palazzo Ducale il 17 marzo 1915 (cfr. Verbale in DO: Sala B, nn. 63, 73, 96, 97, 100, 101, 106, 107, 110, 111).
In considerazione dell'eterogeneità materica e stilistica dei supposti componenti il manufatto, sono stati recentemente sollevati dubbi sull'originaria appartenenza di tutti i rilievi al sepolcro del carmelitano (L'Occaso 2011). In particolare, i due rilievi in stucco a soggetto mitologico - calchi ispirati ad antichi cammei e di fattura posteriore rispetto agli altri frammenti - risulterebbero estranei all'insieme.

Collocazione

Mantova (MN), Museo di Palazzo Ducale

Credits

Compilazione: Marocchi, Giulia (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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