Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci

Fetti Domenico

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci

Descrizione

Identificazione: MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI PESCI

Autore: Fetti Domenico (1588/1589- 1623), esecutore

Cronologia: ca. 1618 - ca. 1619

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: olio su tela

Misure: 853 x 356

Notizie storico-critiche: La grande lunetta si trovava originariamente sulla parete di fondo del refettorio del convento di Sant'Orsola in Mantova (G.Cadioli, 1763). Si tratta probabilmente di un'opera commissionata direttamente da Margherita Gonzaga D'Este per il convento da lei fondato, ma non ci sono prove documentarie definitive in tal senso.
Il dipinto compare nell'elenco compilato da Giovanni Bottani nel 1786 delle opere da trasferirsi dal convento al R.Ginnasio (C.D'Arco, 1957). Secondo la testimonianza di L.C.Volta, prefetto della Biblioteca, il dipinto viene affidato all'Accademia e da questo spostato presso la Biblioteca Governativa nel 1794 (cfr.Schizzerotto, 1979, p. 108). Qui viene collocato nella seconda sala teresiana dopo un restauro volto a liberarlo da una vernice che lo copriva tutto. Nel 1880 tutti i beni della Biblioteca Governativa vengono ceduti al Comune di Mantova (rogito Nicolini). La tela rimane in Biblioteca fino alla fine del 1800 (cfr. documentazione d'archivio e bibliografia antica). Nel 1895 viene trasferita nella neocostituita Pinacoteca Civica in Palazzo Accademico (G.B.Intra, 1895, 18 giugno), dove rimane fino al 14 ottobre del 1915 quando passa in Palazzo Ducale per ragioni di sicurezza. Nel 1917 l'opera, assieme ad altre, è trasferita a Firenze a cura della Soprintendenza, sempre per garantire la sicurezza dell'opera durante il conflitto in corso. Tornata a Mantova tra il 1919 e il 1920, l'opera viene rivendicata (1921) dalla direttrice della Biblioteca, Ada Sacchi, che sottolineava il venir meno i gravi motivi di sicurezza che ne avevano consigliato il deposito in Palazzo Ducale e faceva notare che l'opera apparteneva al patrimonio della Biblioteca e quindi non era soggetto alla convenzione del 1915 che riguardava specificatamente le collezioni civiche. L'opera rimane tuttavia in Palazzo Ducale dov'è tuttora custodita (N.Giannantoni, 1929; L.Ozzola, 1953).
L'attribuzione a Domenico Fetti è confermata da tutte le fonti antiche oltre che dalla moderna letteratura artistica.
Per la bibliografia aggiornata e completa cfr. A.E.Safarik, 1996.

Collocazione

Mantova (MN), Museo di Palazzo Ducale. Pinacoteca civica

Credits

Compilazione: Pisani, Chiara (2000)

Aggiornamento: Pisani, Chiara (2005)

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