Cristo redentore benedicente

Fetti Domenico

Cristo redentore benedicente

Descrizione

Autore: Fetti Domenico (1589-1624)

Cronologia: 1600 - 1610

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tavola/ pittura a olio

Misure: 54 cm x 61 cm

Notizie storico-critiche: Il dipinto risulta acquistato dal conte Luigi Tadini dalla Galleria Bevilacqua a Verona (l'occorrenza non è rilevata in Franzoni 1970). Dalla celebre raccolta provengono il "Cristo in gloria" riferito a Domenico Fetti (P 113) acquistato come Pasquale Ottini, e otto ritratti di scuola veronese, tra i quali si riconoscono con certezza la "Testa di donna" di Bernardino India (P 71), una copia del "Ritratto di Girolamo Verità" di Orlando Flacco (P 77) ceduti dallo "strazzarol presso San Bovo sul corso" insieme ad un pregevole tavolo con piano in marmo a commesso - M 75 (cfr. Albertario 2012) .
La tavola è espunta dal catalogo di Domenico Fetti da E. Safarik 1990, e riferita ad un collaboratore di Fetti responsabile del cosiddetto "gruppo veronese", e identificabile con Camillo Motta. La ricostruzione è discussa da L'Occaso 2010, che ulteriormente precisa l'identità dell'autore con Andrea Motta, ma non ritiene di poter identificare la mano di Motta nel nella tela di Lovere.
Marco Albertario

Collocazione

Lovere (BG), Accademia di Belle Arti Tadini. Galleria dell'Accademia

Credits

Compilazione: Passamani, Alessia (1996); Scalzi, Angelico Gino (1996)

Aggiornamento: Vinco, Mattia (2013)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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