Trinità con angeli musicanti ed Evangelisti

De Magistris, Giovanni Andrea

Trinità con angeli musicanti ed Evangelisti

Descrizione

Autore: De Magistris, Giovanni Andrea (notizie 1460/1475-1529/1532), Pittore

Ambito culturale: ambito comasco

Cronologia: 1528

Tipologia: pertinenze decorative

Materia e tecnica: intonaco/ pittura a fresco

Descrizione: Fascia maggiore e centrale della volta affrescata della navata: al centro un cielo azzurro dominato da un medaglione iridato che contiene l'immagine della Trinità (Dio Padre a destra, Cristo a sinistra, seduti di tre quarti, la colomba dello Spirito Santo al centro all'altezza dei visi), contornato da otto busti di angeli musicanti che fuoriescono da nuvolette vorticose; nei quattro angoli sono assisi quasi di profilo gli Evangelisti allo scrittoio, preceduto dai rispettivi attributi iconografici poggianti su un libro rilegato chiuso. Lungo le due fasce longitudinali all'attacco della volta, l'una di rimpetto all'altra, sono dipinti dossali scanditi da lesene e specchiature policrome; sui sedili continui sono disposti i dodici Apostoli, sei per lato, che fiancheggiano a gruppi di tre da una parte la Madonna orante, dall'altra santa Marta con il volto velato e il caratteristico secchiellino contenente l'acqua benedetta.

Notizie storico-critiche: L'attribuzione su base stilistica a Giovanni Andrea de Magistris della decorazione dell'intera volta di S. Spirito trova piena conferma grazie alla recente scoperta del documento che attesta la commissione al pittore di Como da parte del beneficiale della chiesa, Gottardo Sanabelli, degli anziani che rappresentavano la contrada di Dossiglio, Simone Bonizi e Mariolo Mandini, e dell'esecutore testamentario di un legato (Della Misericordia, 2011). Una ricevuta successiva comprova che l'opera fu realizzata nel 1528 e informa che i committenti privati erano gli eredi di Giacomino fu Tonio detto Orsatus del Gallo di Bormio, che concorsero per circa una quarta parte alla spesa complessiva di 140 lire imperiali.
Il ciclo celebra la Trinità e in particolare lo Spirito Santo, cui è direttamente intitolata la chiesa. Allo stesso modo, la raffigurazione degli Apostoli seduti con Maria rimanda all'episodio narrato dagli Evangelisti della discesa dello Spirito sui seguaci di Cristo raccolti in preghiera nel giorno di Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Pasqua. L'altro personaggio femminile oltre a Maria, talvolta riconosciuto come Maria Maddalena, dovrebbe invece essere santa Marta poiché ha il volto velato e reca un tipico secchiellino per l'acqua benedetta, suo tipico attributo iconografico. La santa compare anche nell'affresco con la Madonna della Misericordia e santi, sulla parete sinistra chiesa, opera datata alla seconda metà del XV secolo e attribuita ad un artista della cerchia di Bartolino de Buri. La presenza di santa Marta è giustificata dal fatto che qui aveva probabilmente sede una confraternita dei battuti - affrescati sotto il manto di Maria con il loro caratteristico abito bianco con cappuccio a punta - scuola laica talvolta detta anche dei "Disciplini di santa Marta".

Collocazione

Bormio (SO), Chiesa di S. Spirito (ex)

Credits

Compilazione: Perlini, Silvia (2014)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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