Strage degli innocenti
Sanzio, Raffaello; Raimondi, Marcantonio
Descrizione
Autore: Sanzio, Raffaello (1483-1520), inventore; Raimondi, Marcantonio (1482 ca.-1534 ca.), incisore
Cronologia: post 1501 - ante 1599
Tipologia: disegno
Materia e tecnica: carta / matita, penna e inchiostro nero
Misure: 410 mm x 278 mm (intero)
Descrizione: L' episodio è tratto dal vangelo secondo Matteo.
Stando alle sacre scritture Erode detto il Grande, re della Giudea, ordinò il massacro di tutti i bambini nati a Betlemme, allo scopo di uccidere il Messia.
Al centro della scena, è rappresentato l'estremo tentativo delle madri di salvare i propri figli facendo scudo con il corpo. A destra e a sinistra della composizione la furia travolgente degli assassini, resa evidente dai muscoli tesi e dalla nudità dei corpi. La scena si inserisce in un tipico contesto urbano cinquecentesco. Il rigore e la misura geometrica della piazza che ospita la scena si contrappone al movimento delle figure che animano l'opera.
In alto a destra compare la "falcetta", una conifera che ha reso particolarmente noto questo esemplare.
Notizie storico-critiche: L'opera deriva da un' invenzione di Raffaello, l'incisione di Raimondi è da datare al 1511.
Della stessa esistono due versioni, una "con falcetta" (considerata la prima versione) e l'altra senza, esse si distinguono dalla presenza di un arbusto in alto a destra del foglio.
Malaspina possedeva le versioni di entrambe le stampe (St. Mal. 1711-12-13-14-15) nonché la lastra di rame con falcetta, tutte conservate oggi presso i Musei civici di Pavia (St. Mal. 5436).
Con il Giudizio di Paride, il Quos Ego e il Morbetto, l'opera rappresenta uno dei capolavori attestanti la proficua collaborazione tra Raffaello e Raimondi.
Raffaello della stessa realizzò diverse versioni, due delle quali si conservano al British Museum di Londra, altre al Windsor Castle e all'Albertina di Vienna; infine un ultimo disegno si conserva presso lo Széptmüveszéti Múzeum di Budapest ma di quest'ultimo l'attribuzione è ancora incerta.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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