Polittico Berinzaghi
Piazza, Alberto (esecutore)
Descrizione
Identificazione: Madonna con Bambino/ Crocifissione/ Santi
Autore: Piazza, Alberto (esecutore) (1490-1525), esecutore
Cronologia: ca. 1514 - ca. 1516
Tipologia: pittura
Materia e tecnica: tavola / pittura a olio
Misure: 218 cm x 350 cm (intero)
Descrizione: Il polittico Berenzaghi è diviso in due registri per un totale di sei pannelli racchiusi da una bellissima cornice lignea dorata e intagliata con motivi della candelabra, probabilmente su disegno dello stesso Alberto Piazza. Nel registro superiore è raffigurato al centro Cristo crocifisso tra la Madonna e San Giovanni evangelista, a sinistra i santi Giacomo maggiore con il libro e il bastone da pellegrino e Giovanni Battista con l'abito di pelle e la croce, a destra San Rocco, riconoscibile per il bubbone della peste e per il cane che porta in bocca il pane e San Sebastiano con le frecce del martirio. In quello inferiore al centro la Madonna col Bambino incoronata dagli angeli, quale omaggio al Santuario, nello scomparto di sinistra Sant'Antonio abate e il committente Giovanni Antonio Berenzaghi, in quello a destra San Bassiano, patrono della città di Lodi, con la pianeta istoriata a forma di croce, pastorale e mitria. Le figure di questo secondo ordine sono visivamente unificate dal paesaggio collinare in cui si intravedono solo pochi brani e dal cielo azzurro. Il polittico è completato dalla predella con Cristo e gli apostoli su fondo dorato, di matrice arcaizzante.
Notizie storico-critiche: I santi raffigurati nel polittico si collegano alla professione del committente, il medico Giovanni Antonio Berenzaghi, colui che richiese la decorazione della cappella sia nelle parti laterali, sia con l'opera centrale in cui si è fatto raffigurare, con fattezze e abiti più consoni al passar dal tempo, nella tavola con sant'Antonio abate. Questo stupendo ritratto si deve alla mano di Callisto Piazza. Per quanto riguarda lo stile dell'insieme, Alberto Piazza rivela contatti con la pittura protoclassicista, da Perugino al primo Raffello, per la dolcezza dei volti e l'ambientazione paesaggistica, oltre ai colori caldi e luminosi.
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
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