Posacenere

Società Ceramica del Verbano; Piranesi Giovan Battista

Posacenere

Descrizione

Identificazione: Veduta del Tempio della Concordia a Roma

Autore: Società Ceramica del Verbano (1924/ notizie sec. XX seconda metà); Piranesi Giovan Battista (1720/ 1778), inventore

Cronologia: post 1940 - ante 1960

Tipologia: ceramiche e porcellane

Materia e tecnica: porcellana smaltata

Misure: 13,2 x 13,2 x 2

Descrizione: Posacenere di forma quadrata; fondo bianco con veduta del Tempio della Concordia a Roma al centro; angoli arrotondati; bordo rifinito con filettatura oro.

Notizie storico-critiche: L'oggetto in esame, realizzato per la ICAT di Torino, è riferibile ad una produzione di metà Novecento che ha ormai assimilato la lezione del funzionalismo. La forma quadrata, arrotondata negli angoli, sobria ed elegante denota una ricerca stilistica. La veduta del Tempio della Concordia a Roma, ripresa da un'incisione di Giovan Battista Piranesi contenuta nelle "Vedute di Roma", è realizzata con la tecnica della decalcomania in monocromo color bruno. La ditta produttrice, denominata "Società Ceramica del Verbano", venne fondata nel 1924 per competere con la porcellana di Doccia. Malgrado la qualità materica e formale dei suoi servizi, la "Verbano", non ebbe mai sul mercato della porcellana la potenza e l'inventiva della Ginori. Difatti quest'ultima già nel 1860 aveva realizzato delle decorazioni a stampa raffiguranti importanti architetture di alcune città italiane. Nel museo di Laveno sono conservati altri pezzi simili (nn. inv. 1472-1473, 1475-1486, 1506-1508, 1668).
Il tempio della Concordia, situato alla estermità occidentale del Foro Romano vicino al tempio di Vespasiano e a quello di Tito, venne iniziato nel 367 a.C. da Lucio Furio Camillo e ricostruito nel 121 a.C. da Lucio Opimio. Nel regno di Augusto venne restaurato da Tiberio tra il 7 a.C. e il 10 d.C., anno della nuova consacrazione. Quest'ultimo restauro si distinse per l'opulenza dei marmi e per i ricchi ornamenti architettonici. Dei ruderi del tempio non rimane altro che il basamento in tufo, il podio e la soglia della cella, formata da due blocchi di marmo di qualità portasanta nei quali è inciso un caduceo, oltre ai gradini che conducevano al pronao. Una parte della ricchissima trabeazione si trova conservata nel Tabularium, mentre un capitello (con una coppia di montoni scolpita), si trova nell'Antiquarium del Foro.

Collocazione

Laveno-Mombello (VA), MIDeC - Museo Internazionale del Design Ceramico

Credits

Compilazione: Peregalli, Giancarlo (1999)

Aggiornamento: Civai, Alessandra (2009); Fracassetti, Lisa (2009)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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