Piatto

Ferretti, Antonio

Piatto

Descrizione

Identificazione: fiori

Denominazione: Serie di piatti

Autore: Ferretti, Antonio (notizie 1750-1810), ceramista

Cronologia: 1780 - 1800

Tipologia: ceramiche e porcellane

Materia e tecnica: maiolica

Misure: 3,6 cm x Ø 23,7 cm (intero); 3,6 cm x Ø 23,5 cm (intero); 3,9 cm x Ø 23,5 cm (intero); 3 cm x Ø 24,5 cm (intero); 3,3 cm x Ø 24,2 cm (intero); 2,7 cm x Ø 24,3 cm (intero); 2,9 cm x Ø 24,3 cm (intero); 3 cm x Ø 24 cm (intero); 2,8 cm x Ø 24 cm (intero); 2,6 cm x Ø 24 cm (intero); 2,8 cm x Ø 24,5 cm (intero); 3,2 cm x Ø 24,2 cm (intero); 4 cm x Ø 23,5 cm (intero); 3,2 cm x Ø 24 cm (intero); 3 cm x Ø 24 cm (intero); 3,8 cm x Ø 23,2 cm (intero); 3,2 cm x Ø 24,2 cm (intero); 2,5 cm x Ø 24 cm (intero); 3 cm x Ø 24,2 cm (intero); 4 cm x Ø 23,5 cm (intero); 3,5 cm x Ø 24,3 cm (intero); 3,2 cm x Ø 24,2 cm (intero); 3,2 cm x Ø 24 cm (intero); 3 cm x Ø 24,5 cm (intero); 3 cm x Ø 24,5 cm (intero)

Descrizione: Serie di piatti esalobati piani e fondi composta da un totale di venticinque pezzi accomunati sia dal punto di vista materico morfologico, sia decorativo. Nei piatti da minestra il bordo è leggermente rilevato mentre la tesa è liscia e il profilo interno è tondo. Nei piatti piani, invece, l'orlo è più plastico con una forte cordonatura e con costolature che attraversano la tesa. I piatti fondi appoggiano, a differenza dei precedenti, su un cercine.
La decorazione è costituita da elementi floreali che si articolano lungo una linea sinuosa al cui centro è posto il fiore più grande, solitamente una rosa. Altri fiori di minor grandezza accompagnano quello principale, e presentano cromie azzurre, insieme a foglie verdi.

Notizie storico-critiche: La serie di piatti proviene in gran parte dal legato Ermes Visconti. La forma e la tipologia decorativa permettono di collocare il portafiori all'interno della produzione lodigiana, in particolare alla manifattura di Antonio Ferretti. La serie fu realizzata in epoca tarda, tra il 1790 e il 1800, ipotesi avanzata a causa della colorazione beige dello smalto e alla maggiore rigidezza dell'ornato. Sul retro di quasi tutti i piatti è infine presente il "chiodo" blu, segno distintivo della sua paternità (duplice nel caso dell'inv.2466).

Collocazione

Milano (MI), Raccolte Artistiche del Castello Sforzesco. Raccolte d'Arte Applicata

Credits

Compilazione: Bertocco, Mattia Alberto (2015)

Aggiornamento: Vertechy, Alessandra (2016)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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