Adorazione dei pastori

Preda, Carlo

Adorazione dei pastori

Descrizione

Autore: Preda, Carlo (1651 ca.-1729)

Cronologia: post 1690 - ante 1699

Tipologia: pittura

Materia e tecnica: tela/ pittura a olio

Misure: 204 cm x 92 cm (intero)

Notizie storico-critiche: Il dipinto in esame entra a far parte dei beni dell'Ospedale Carlo Poma in epoca recente infatti è registrato nell'Inventario dei beni nel 1968 ed è pubblicato per la prima volta nel 2002 da L'Occaso che si occupa del dipinto in più riprese: nella scheda del 2002 lo studioso mette in evidenza "la tavolozza" dai colori corposi e propone un'attribuzione generica ad un ignoto pittore dei primi del secolo XVIII (2002, pp. 46-47), nel 2004 restringe l'ambito accostando L'Adorazione dei pastori alle opere del Maestro della via Crucis di San Barnaba (L'Occaso, 2004 p. 140 n 13) e, infine, nello studio del 2010 istituisce un confronto convincente tra il dipinto in esame e la tela raffigurante Santa Caterina in carcere del milanese Carlo Preda (id., 2010, p. 7 e p. 15 n. 10 dove si riporta la comunicazione scritta del parere positivo di J. Stoppa riguardo l'attribuzione a Preda con riferimento alla pala di Busto Arsizio). L'Adorazione dei pastori è caratterizzata da un forte accento genovese: la stesura sciolta e vaporosa e i colori puri che colpiti dalla luce del corpo del Bambino si fanno bianchi testimaniano l'incontro avvenuto con le opere di Valerio Castello (per esempio il Matrimonio mistico di Santa Caterina nella basilica di Santa Margherita Ligure) e nell'intera composizione si avverte ancora vivo il ricordo dell'Adorazione dei pastori di Bernardo Strozzi.

Collocazione

Provincia di Mantova

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. di Mantova

Credits

Compilazione: Arisi Rota, Anna Paola (2010)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).