Folidoforo

Folidoforo

Descrizione

Simili ad un'aringa, lunghi al massimo una quarantina di centimetri nelle specie di maggiori dimensioni, i folidofori sono annoverabili fra pių antichi esempi di teleostei, ovvero i pesci ossei pių evoluti. L'aspetto esteriore era quello di tipici pesci di medie dimensioni, con corpo abbastanza allungato, coda simmetrica, pinna dorsale singola, pinne pettorali e pelviche piuttosto basse e pinna anale vicina alla coda. L'animale doveva essere un veloce pesce predatore di mare aperto. Le sue prede dovevano essere piccoli animali, come plancton e crostacei, anche se non doveva disdegnare altri pesci pių piccoli (contenuti fossilizzati dello stomaco lo dimostrano). Nonostante l'aspetto moderno, il folidoforo conservava ancora caratteristiche primitive, tipiche dei suoi antenati paleoniscoidi: le scaglie ganoidi esterne erano ancora pesanti e spesse, e le vertebre erano solo parzialmente ossificate, mentre per il resto conservavano una struttura cartilaginea. Forme pių evolute, contemporanee a Pholidophorus, come Leptolepis, saranno i primi teleostei veri e propri, con una colonna vertebrale totalmente ossifica. L'esemplare in questione č solo una parte della coda peraltro ben conservata in ogni minimo dettaglio; manca il resto del fossile. Si tratta di una controimpronta, probabilmente riferibile all'oggetto di cui alla scheda 7s060-00178.

Definizione: fossile

Identificazione: esemplare: impronta della coda

Collezione: sala paleontologica

Tipologia contenitore: cassetta raccoglitore

Misure: 15 cm x 18 cm

Sistematica

Regno: Animalia

Phylum / Divisione: Chordata

Classe: Actinopterygii

Ordine: Pholidopholiformes

Famiglia: Pholidoporidae

Genere: Pholidophorus

Specie: sp.

Cronostratigrafia

Eon: Fanerozoico

Era: Mesozoica

Periodo: Giurassico inferiore

Epoca: Sinemuriano

Età: 200-190 milioni di anni

Collocazione

Grandola ed Uniti (CO), Museo Etnografico Naturalistico Val Sanagra. Sala Paleontologica

Credits

Compilazione: Selva, Attilio (2016)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).