Besana in Brianza e le sue ville

L’ultima tappa di questo breve viaggio nell’Ottocento è in Besana Brianza, sul cui territorio, nel volume _Ville della Brianza_ edito nel 1978, si censivano ben 34 ville ritenute di particolare interesse. Le motivazioni che hanno indotto una così fitta costruzione di residenze storiche sono molteplici: la naturale conformazione geomorfologica; il clima migliore rispetto alla pianura; la profonda incisione della valle del Lambro. A queste si aggiungono ragioni storiche, per l’agglomerarsi in quest’area di numerosi piccoli nuclei prevalentemente agricoli. Le ville di Besana Brianza, sorte o rimaneggiate nell’Ottocento, presentano immensi saloni di rappresentanza al pianterreno in diretto collegamento con gli ampi giardini, raggiungibili attraverso scenografiche verande. Spariscono i portici e gli androni, cari all’edilizia di villa settecentesca; vengono meno anche i grandi scaloni monumentali che conducono al primo piano, sostituiti da discrete e modeste scale di servizio laterali. Nella stagione eclettica l’articolazione degli spazi interni ha sempre queste caratteristiche, ma, soprattutto nelle ville più piccole, si assiste a diverse variazioni sul tema: dal revival medievaleggiante del castello al liberty; veniva sacrificato spesso lo spazio destinato ai giardini, sempre più ridotti e contenuti per dimensioni. *Villa Borella Rossi De Sabata* Besana Brianza, Villa Borrella Rossi De Sabata, veduta generale del complesso e della scalinata di accesso (Fototeca ISAL, Foto di R. Bresil) "Villa Borella Rossi De Sabata":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00733/, sede comunale dal 1934, è stata edificata verso la metà dell’Ottocento: non compare nella cartografia del 1841, mentre è documentata, nella conformazione attuale, nella carta topografica I.G.M. del 1888. Massiccio edificio, impostato su un blocco lineare, propone nella facciata verso la piazza della parrocchia un avancorpo centrale di forma semiottogonale, che rimanda, anche se semplificato, alle soluzioni adottate nella "Rotonda":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO180-00014/ di Borgovico, nella "villa Casati Stampa di Soncino":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-05057/ di Muggiò e nella "villa Manzoni":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02623/ di Brusuglio. Le sale di rappresentanza al pianterreno conservano pregevoli decorazioni pittoriche di stile romantico e stucchi di particolare efficacia. *Villa Prinetti, Miotti, Filippini* Besana Brianza, Villa Prineti Miotti Filippini, prospetto stradale (Fototeca ISAL, Foto di R. Bresil)Nel centro storico di Besana Inferiore è situata "Villa Prinetti Miotti Filippini":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00743/, costruita agli inizi del XIX secolo dalla famiglia Prinetti. Sede oggi della biblioteca civica, essa conserva uno stile ancora decisamente neoclassico, impostato su una corte ad “U”, le cui ali si affacciano direttamente sulla via principale. Le testate di queste due ali sono caratterizzate dalla presenza di timpani simmetrici, sorretti da paraste doriche di ordine gigante poggianti sull’alta zoccolatura. All’interno del giardino, oltre ad alberi ed arbusti di pregio, sono collocate dodici sculture realizzate da Aligi Sassu, artista molto legato alla Brianza.