La città presenta non soltanto la maggiore concentrazione di fontane e sistemi legati alle acque, ma anche l’opera più significativa dell’intero itinerario: lo splendido ninfeo di Nettuno nella "villa Gallarati Scotti":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09369/ (in frazione Oreno). Costruito sull’estremo margine settentrionale del parco, tra la fine del XVII secolo e il principio del successivo, è capolavoro non solo di gusto, ma anche ingegneristico. Era alimentato, fino al secolo scorso, attraverso un ramificato sistema di canalizzazioni, che conduceva le acque della roggia “il Tronino” fino al ninfeo, incrementando anche il grande laghetto artificiale poco lontano dalla villa, poi prosciugato negli anni Trenta del Novecento e sostituito, in prossimità del ninfeo, da un bacino di recente realizzazione. Una piccola fontana, con pesce e puttino, è invece collocata nell’aiuola antistante al prospetto meridionale del palazzo.
Il limite occidentale del complesso coincide con la proprietà di "villa Borromeo":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00100/, dove si trovano una fontana novecentesca, con quattro sirene reggi-vasca, e un bacino circolare con ninfee. In città sono degne di nota anche la fontana del parco di "villa Gussi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09339/, con lo zampillo sprigionato dalla bocca del pesce sorretto da un bamboccio, e quella a base ottagonale, con putti intrecciati sul fusto centrale, del cortile di "palazzo Mandelli":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09314/.
Il cambio di destinazione d’uso e la mancata manutenzione negli ultimi decenni del giardino d’inverno di "villa Sottocasa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09309/, ne hanno comportato la quasi completa perdita e la rovina dei relativi giochi d’acqua; anche la fontana nel verde antistante giace in completo abbandono, in attesa del piano di recupero globale del parco.
La città presenta non soltanto la maggiore concentrazione di fontane e sistemi legati alle acque, ma anche l’opera più significativa dell’intero itinerario: lo splendido ninfeo di Nettuno nella "villa Gallarati Scotti":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09369/ (in frazione Oreno). Costruito sull’estremo margine settentrionale del parco, tra la fine del XVII secolo e il principio del successivo, è capolavoro non solo di gusto, ma anche ingegneristico. Era alimentato, fino al secolo scorso, attraverso un ramificato sistema di canalizzazioni, che conduceva le acque della roggia “il Tronino” fino al ninfeo, incrementando anche il grande laghetto artificiale poco lontano dalla villa, poi prosciugato negli anni Trenta del Novecento e sostituito, in prossimità del ninfeo, da un bacino di recente realizzazione. Una piccola fontana, con pesce e puttino, è invece collocata nell’aiuola antistante al prospetto meridionale del palazzo.
Il limite occidentale del complesso coincide con la proprietà di "villa Borromeo":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00100/, dove si trovano una fontana novecentesca, con quattro sirene reggi-vasca, e un bacino circolare con ninfee. In città sono degne di nota anche la fontana del parco di "villa Gussi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09339/, con lo zampillo sprigionato dalla bocca del pesce sorretto da un bamboccio, e quella a base ottagonale, con putti intrecciati sul fusto centrale, del cortile di "palazzo Mandelli":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09314/.
Il cambio di destinazione d’uso e la mancata manutenzione negli ultimi decenni del giardino d’inverno di "villa Sottocasa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09309/, ne hanno comportato la quasi completa perdita e la rovina dei relativi giochi d’acqua; anche la fontana nel verde antistante giace in completo abbandono, in attesa del piano di recupero globale del parco.