Altre possibili suddivisioni tipologiche

*Villa Odazio Fontana Racchetti e villa Caglio Bossi* Ovviamente le numerose ville che insistono sul territorio di Besana Brianza possono essere aggregate secondo differenti criteri compositivi, storici e tipologici. L’eterogeneità stilistica e il lungo processo generativo di queste architetture ha infatti generato un territorio peculiare, in cui la presenza delle ville può costituire un interessante richiamo per gli storici e i turisti. I loro impianti planimetrici, ad esempio, presentano un’eterogeneità di forme tipologicamente interessanti. La settecentesca "villa Odazio Fontana Racchetti":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00858/ (frazione Zoccorino), ad esempio, è caratterizzata da un impianto baroccheggiante a “U”, con il cortile di ingresso chiuso prospetticamente dall’ampio corpo centrale riccamente decorato. Di impianto analogo, anche se con caratteri propri, è "villa Caglio Bossi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00798/, edificata nella frazione di Cazzano. La villa mostra chiaramente le trasformazioni occorse nel tempo. Sono ad esempio riconoscibili i tratti murari del XVIII secolo e le aggregazioni dell’Ottocento. Il corpo centrale, edificato nella seconda metà del Settecento, è a tre piani e funge da elemento mediano per le ali laterali. Al XIX secolo appartiene un “blocco” lineare che non presenta una particolare ricercatezza formale esterna. Al suo interno, invece, si presenta come una sequenza di piccoli spazi decorati e affrescati con elementi floreali e vegetali, tipici della cultura ottocentesca. *Altre ville di Besana Brianza* Besana in Brianza, Villa Volontè Scordia Bulli, L’originaria cappella della dimora, al bordo est del giardino, lungo via G. Leopardi (Fototeca ISAL, fotografia di D. Garnerone) Con pianta a corte chiusa è la settecentesca "villa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00814/ di Montesiro, anch’essa ampiamente trasformata con il passare dei secoli, e "villa Corbetta":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00923/, edificata nel XVIII secolo nella frazione di Naresso. Con pianta a blocco lineare, invece, sono le ottocentesche "villa Pirotta Clerici":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00914/ e "villa Crippa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00854/. Tra gli impianti ad “L” si annovera l’eclettica "villa Volontè Scordia Cabassi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00915/, mentre con pianta a “T” si presenta la trasformata e già citata "villa Decio Padulli Cabassi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00855/. Con impianto composito sono alcune ville che hanno subito trasformazioni radicali ed edifici costruiti nel XIX secolo. Tra queste spicca l’eclettica "villa Mastracchi Cabassi":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00856/, che incorpora una torre medievale quadrangolare del XIV secolo, fortemente rimaneggiata e ricostruita secondo i nuovi dettami stilistici. Besana in Brianza, Villa Borrella Rossi De Sabata, Particolare delle decorazioni interne (Fototeca ISAL, Foto di D. Garnerone) Trasformazioni e adeguamenti a nuove funzioni sono stati eseguiti in molte strutture delle ville situate nel territorio comunale che, parzialmente o nella totalità, hanno alterato il rapporto esistente tra villa e giardino e tra parco e territorio antropizzato. Le modifiche hanno, inoltre, alterato in maniera spesso irrecuperabile la scansione degli spazi interni e le volumetrie originarie. Tra i casi più significativi vi sono le ville adattate per ospitare congregazioni religiose, quali "villa Redaelli Annunciata":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00905/ e "villa Fossati":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00909/, e quelle frazionate in appartamenti, come "villa Andreoli Cagnoni Dozio":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00888/, trasformata nella prima metà degli anni Novanta. Nella casistica non mancano gli adeguamenti delle ville per destinarle a funzione pubblica, come: "villa Viarana":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00747/, adattata nel 1914 ad ospedale; "villa Borella Rossi De Sabata":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00733/, sede del Comune di Besana Brianza dal 1934; "villa Pisa":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00813/ detta “Paradiso”, divenuta proprietà pubblica nel 1953, adattata a luogo di cura elioterapica e, successivamente, sede di una comunità protetta; "villa Visconta":http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00924/, trasformata in plesso scolastico.