132. Il Bacofilo italiano

Sottotitolo Periodico mensile poi Periodico mensile diretto dal dott. Pietro Labus poi Periodico mensile diretto dal dott. Pietro Labus coll'opera di valenti bacologi poi Periodico mensile diretto dal dott. Pietro Labus coll'opera di distinti bacologi, baconomi e sericoli italiani. Organo ufficiale per gli atti e le memorie del Comizio agrario di Milano e circondario.
Luogo Milano.
Durata Gennaio 1858 (a. I, 1° semestre, fasc. 1) - novembre e dicembre 1860 (a. III, s.n.*).
Periodicità Mensile poi bimestrale.
Direttore Pietro Labus.
Editore Pietro Labus, redattore-proprietario.
Stampatore Milano, Tipografia di A. Lombardi.
Pagine Da 32 a 64.
Formato 21x14 cm poi 25x17 cm.
Note Nella rilegatura in volumi presenta una sovraccoperta verde di 4 pagine con l'elenco dei colaboratori, l'indice degli articoli e le condizioni di abbonamento. Contiene alcune tavole.

Il giornale, distribuito in fascicoli da rilegare in volumi, nasce in un periodo di grave crisi della bachicoltura. In esso "alcuni distinti naturalisti e bacologi italiani, uomini della scienza e uomini della pratica, convennero di raccogliere, ordinare e comunicare i proprj studj e le proprie osservazioni": il periodico ha dunque un ben circoscritto ambito d'interesse, trattando "esclusivamente di bachicoltura e sue attinenze" (Il bacofilo italiano, gennaio 1858).

Nelle sue pagine i lettori trovano aggiornati studi economici ed accurate relazioni scientifiche su "la fisiologia del baco da seta - l'andamento ordinario del suo allevamento in base a una serie estesa di fatti - le malattie che lo incolgono nella sua rapida vita - i varî sistemi di allevamento adottati in Italia e fuori di essa... tutto quello che può essere rilevante a sapersi intorno allo stato sano e morboso del filugello, e ai relativi trattamenti - le esperienze e gli studî fatti dai nazionali e dagli stranieri così in rapporto alla miglior coltivazione dei bachi, come sull'esito dei varî tentativi fatti allo scopo di migliorarne la condizione... l'andamento delle varie sementi" nelle regioni italiane di produzione. Altri articoli trattano poi "del gelso, della sua coltivazione, delle malattie cui è soggetto - e così dei buoni metodi da seguirsi nella costruzione degli edifici destinati all'allevamento dei bachi". Completa l'indice una rassegna bibliografica dei libri sull'argomento.

L'ambizione dell'editore, Pietro Labus, è far diventare il foglio "il centro e l'organo speciale delle pubblicazioni italiane in un ramo così importante dell'agraria" (Ai cortesi lettori, gennaio 1858), ramo che pure non contava ancora un giornale ad esso interamente dedicato. Vi contribuiscono docenti universitari, membri di accademie e di associazioni agrarie, scienziati, ricercatori e coltivatori inviando analisi, suggerimenti e i risultati della loro applicazione: fra i tanti Michele Balsamo-Crivelli, Emanuele Bonzanini, Luigi Cardone, Carlo Carminati, Tullio Dandolo, Felice Dossena, Jacopo Facen, Giovanni Fasola, Angelo Maestri, Marcello Malpighi, Carlo Martinelli, Paolo Panceri, Agostino Perini, Giovanni Rossina, Luigi Strada, Pietro Vernetti e Carlo Vittadini.

A partire dal terzo anno di pubblicazione, il «Bacofilo» riporta anche atti e memorie del Comizio agrario milanese, del quale è direttore lo stesso Labus.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1858-1860.