17. L'Agricoltura bresciana

Sottotitolo Organo settimanale del Comizio e delle Istituzioni agrarie bresciane.
Luogo Brescia.
Durata 8 marzo 1913 (a. I, n. 1) - 22 maggio 1915 (a. III, n. 20).
Periodicità Settimanale.
Direttore Giacomo Segala e Angelo Varisco (redattori responsabili).
Gerente Francesco Ferrari.
Editore Stamperia Geroldi, Brescia (amministrazione) poi Carlo Villa, Brescia.
Stampatore Brescia, Tipo-lito Fratelli Geroldi.
Pagine 4.
Formato 49x34 cm poi 51x37 cm.
Note Il giornale pubblica talvolta fotografie in bianco e nero.

Il periodico al suo esordio dichiara che non intende fare "né promesse né programmi" e che vuole "immedesimarsi con le ansie e i problemi" della vita degli agricoltori bresciani (Presentazione, 8 marzo 1913), vita rispecchiata nelle attività economiche e nelle diverse esigenze delle tre fasce di pianura, collina e montagna. Il suo intento è quello di tenere al corrente i lettori "degli interessi agrari più generali del nostro Paese e soprattutto [...] creare una serena opinione pubblica sulle questioni ritenute più interessanti per gli agricoltori bresciani" (L'anno che è finito, 5 gennaio 1915).

Il foglio si occupa di frutticoltura, viticoltura, orticoltura, bachicoltura, coltivazioni cerealicole, produzione lattiero-casearia, zootecnia, difesa dal carbonchio e dall'afta epizootica; fornisce dati commerciali sui concimi chimici, sulle produzioni cerealicole italiane, sulle esportazioni nazionali; segue mostre, mercati locali, esposizioni agricole bovine della provincia; pubblica articoli di legislazione rurale e su questioni legali che possano interessare gli agricoltori, sulla Cassa depositi e prestiti e sulle Casse di risparmio postali, e inoltre relazioni sull'esecuzione della legge per la bachicoltura, sull'opera svolta in materia agricola dal Parlamento e dal ministero dell'agricoltura, dal Comitato agrario nazionale e dal Comitato forestale provinciale.

Ampio spazio viene dato alla montagna bresciana, con articoli sul riordinamento pastorale e forestale di numerosi comuni delle valli, sul miglioramento dei pascoli alpini, sulle questioni relative ai bacini montani e alla legge sul demanio forestale, e con lo studio dettagliato delle singole realtà produttive dei comuni montani.

Il periodico segue inoltre i lavori per il nuovo capitolato per la locazione dei beni stabili, per i contratti del latte e per l'adequato dei bozzoli. Fornisce poi il resoconto di convegni, nazionali e non, a tema agricolo e zootecnico, e sull'economia montana: tra questi, riporta la relazione del 42° Congresso della Società degli agricoltori italiani, svoltosi a Roma nel marzo 1913 (42° Congresso della Società agricoltori italiani in Roma, 25 aprile 1913), e pubblica il discorso tenuto da Luigi Luzzatti al convegno dei consorzi di bonifica organizzato a Padova nell'autunno del 1913 (Torniamo alla terra, 11 ottobre 1913). Dedica agli emigranti un'apposita rubrica, "Commissariato dell'emigrazione", che riunisce le deliberazioni in materia e le avvertenze agli emigranti; inoltre pubblica notizie sulle condizioni economiche delle colonie italiane negli Stati Uniti.

Tra le altre rubriche, le "Notizie commerciali" riportano i commenti e i prezzi dei mercati dei bozzoli, dei cereali, del bestiame, dei vini, del burro e di altre produzioni agricole e casearie; la "Cassa nazionale di previdenza" informa sull'argomento pensioni in generale, mentre "L'agricoltura bresciana - fatti e problemi" vuole documentare i problemi e fornire una visione completa del territorio di tutta la provincia, analizzata nelle diverse forme di attività economiche. Le notizie sull'attività del Comizio agrario, dei consorzi provinciali, della Commissione pellagrologica bresciana sono riunite nei "Comunicati ufficiali"; infine, la rubrica "Per le donne" (identificate come tramite ideale verso le famiglie agricole bresciane) si occupa di casa, alimentazione, igiene, su cui fornisce consigli pratici e nozioni teoriche.

A partire dall'agosto 1914 l'«Agricoltura bresciana» concede largo spazio al problema dell'occupazione degli emigranti rimpatriati delle valli.

Tra le firme, le principali sono quelle di Giacomo Segala, assistente della Cattedra ambulante d'agricoltura, di Angelo Varisco, segretario del Comizio agrario di Brescia, del senatore Carlo Gorio, presidente dello stesso, e di Antonio Bianchi, presidente del Consorzio agrario di Valle Sabbia. Collaborano inoltre Luigi Anfosso, Elisa Calvi, Vincenzo Cazzago, Gaetano Cornalba, l'ingegnere Luigi Morelli, presidente della Associazione affittuali conduttori di fondi della provincia di Brescia, G. Parazzoli, l'avvocato Giovanni Raffaglio, giudice del tribunale di Breno.

G. So.

Raccolte: BS020: 1913-1915.