L'articolo di presentazione, pubblicato sul primo numero del 6 febbraio e indirizzato Ai cortesi lettori, così si esprime: "«L'Alba» nostra non ha la pretesa di portarvi i bagliori di una luce sfolgorante. Modesto è il suo compito ma inteso a portare a tutti vantaggio. Le sue colonne offriranno anzitutto le notizie più interessanti per la numerosa classe dei commercianti; le riviste delle borse e dei mercati; i movimenti delle ditte commerciali; gli annunci d'aste e vendite; gli appalti dei lavori e tutto ciò che maggiormente potrà giovare al pubblico. Qualche rubrica di varietà delle più interessanti darà anche una lettura piacente e di svago. Infine essa si propone di far meglio conoscere i prodotti delle industrie e di dar maggiore incremento al commercio con quel mezzo potentissimo che è la réclame aiutata da una vasta diffusione del giornale nella vasta e popolosa zona delle Prealpi".

Nel numero del 20 febbraio in un articolo anch'esso indirizzato Ai nostri lettori viene maggiormente precisato il carattere del periodico: "Siamo lieti di comunicare che l'«Alba» si prepara a divenire un giornale d'agricoltura pratica e di commercio senza dimenticare né le notizie di cronaca né le [sic] di varietà, né il più diligente servizio di annunci e di inserzioni". L'articolo rende noto che "Bauer" ha ripreso sul giornale ostto il vecchio pseudonimo che suona "contadino-fabbricatore", "quella lotta feconda di bene per gli agricoltori, quell'indirizzo pratico che sostiene il campagnolo, che vuole farlo migliorare".

Il periodico si attiene a questa impostazione, pubblicando prevalentemente ma non esclusivamente, articoli di carattere agricolo e commerciale (esempio Ricordando la crisi agrumaria, 20 febbraio; La proprietà di montagna e la legge forestale di Still, 13 marzo; Le barbabietole da zucchero di Bauer, 20 marzo, Il risparmio e le casse postali di Still, 2 aprile). Talvolta compaiono articoli di carattere generale quali Il lavoro dei fanciulli, 20 marzo e La legge dell'emigrazione, 27 marzo, che commentando nel primo caso una legge e nel secondo un progetto di legge emanati dal governo dimostrano una certa apertura sociale.

Nel settore del varietà segnaliamo i due articoli di rievocazione storica I Cacciatori delle Alpi a Varese, 13 marzo e La battaglia di Varese, 2 aprile e alcuni racconti a puntate rimasti incompiuti. Il periodico pubblica le rubriche "Cronaca" (che ha un carattere di varietà), "Parte commerciale" e "Rivista del mercato".

L'unico collaboratore fisso, oltre a "Bauer" è "Still" (anch'esso uno pseudonimo). Le poche firme autentiche riguardano soltanto singoli articoli.

Nessuno scritto dell'ultimo numero del 29 maggio fa presumere la cessazione delle pubblicazioni.

F. Pe.

Raccolte: MI120: 1899.

Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/20/