227. Il Caseificio

Sottotitolo Periodico settimanale dedicato ai progressi dell'industria delle latterie.
Luogo Milano.
Durata 4 gennaio 1879 (a. II, n. 1*) - 26 luglio 1879 (a. II, n. 30*).
Periodicità Settimanale.
Direttore Luigi Manetti.
Stampatore Milano, Tip. Gattinoni.
Pagine 4; le pagine hanno una numerazione progressiva, a formare un unico volume ogni anno.
Formato 38x28 cm.
Note L'ultima pagina è dedicata ad inserzioni pubblicitarie a pagamento.

L'interesse principale dei responsabili di questo periodico è rappresentato dalla promozione dell'industria lattiero-casearia italiana, non solo da un punto di vista qualitativo, ma anche da un punto di vista commerciale, come rivela chiaramente il programma esposto nel numero che inaugura il secondo anno di vita della pubblicazione: "Continueremo ad occuparci della fabbricazione dei nostri formaggi, studieremo le cause per cui con tanta facilità mal riescono, vedremo se alla fabbricazione dei nostri caci di difficile esportazione non convenga sostituire quelli di tipi differente di più facile smercio e di più esteso consumo. Combatteremo gli errori e i pregiudizi che dominano ancora nell'industria del latte; segnaleremo quanto di nuovo e di importante si fa fra noi e all'estero, tanto rispetto alla produzione del latte che alla sua conservazione e trasformazione in burro e formaggio" (Programma, 4 gennaio 1879). L'attenzione nei confronti di tali aspetti dell'industria casearia è giustificata dalle difficoltà che i produttori sono costretti ad affrontare in quegli anni e che rappresentano un tema ricorrente negli articoli pubblicati dalla rivista (La crisi attuale dell'industria lattea, 4 gennaio 1879; Carlo Besana, Ancora della crisi attuale dell'industria lattea, 11 gennaio 1879). Una delle possiibli vie d'uscita a tale situazione viene ravvisata in un migliore coordinamento degli addetti al settore, al fine di garantire una più efficace difesa dei comuni interessi. A questo proposito, degno di nota risulta il sostegno della redazione alla costituzione di una società di produttori avente lo scopo di "attivare un esercizio di un'industria lattifera cogli utili della quale [...] avere un dividendo proficuo per gli azionisti e in pari tempo provvedere con una parte di esso a diffondere nel paese quelle pratiche e quegli ammaestramenti che l'esperienza dimostrerebbe maggiormente convenienti" (La nascente società di caseificio, 26 aprile-3 maggio 1879). La questione dell'organizzazione dei produttori rappresenta infatti un punto fermo nella linea editoriale del giornale, non solo perché è diffusa la convinzione che questa potrebbe rendere più facile l'edozione e l'impiego dei più moderni metodi di fabbricazione, ma soprattutto perché si è venuta affermando l'opinione secondo la quale l'associazionismo potrebbe diventare "il punto d'appoggio per l'incremento dell'industria del caseificio e più specialmente del burro, incominciando da quella della sua esportazione all'estero" (G. Fumagalli, Un buon consiglio, 1° febbraio 1879).

Interessanti risultano poi le rubriche fisse: quella dal titolo "Notizie diverse" è riservata a informazioni e curiosità relative all'industira lattiero-casearia, la "Rivista bibliografica" fornisce invece ragguagli su libri e studi dedicati al settore primario in generale e all'industria del latte in particolare, mentre la "Rivista commerciale" informa sull'andamento del mercato del burro, dei formaggi, del bestiamo e dei foraggi ed è accompagnato da un listino dei prezzi di tali prodotti. Le lettere al direttore vengono raccolte nella rubrica "Nostra corrispondenza". Originale pare poi la scelta di dedicare uno spazio a temi non strettamente attinenti il settore caseario; la "Rivista politica" si propone infatti di aggiornare sui principali fatti politici occorsi durante la settimana, sia in Italia che all'estero, in modo imparziale e senza commenti "imperocchè né troviamo del caso, né abbiamo forza sufficienti per discendere nel campo della politica".

Pare inoltre opportuno segnalare che a fianco della rivista viene istituita un'agenzia di intermediazione che si incarica "di svolgere qualunque affare agricolo".

M.C. Br.

Raccolte: MI120: 1879.