343. Il Fanfulla

Sottotitolo Giornale liberale di Lodi.
Luogo Lodi.
Durata 10 ottobre 1908 (a. I, n. 1) - 25 dicembre 1920 (a. XIII, n. 52). Con il numero 52 del 25 dicembfre 1920 «Il Fanfulla» cessa le sue pubblicazioni, dando perà vita insieme al «Giornale» di Lodi, a una nuova testata, «L'Unione» (Congedo, 25 dicembre 1920).
Periodicità Settimanale.
Gerente Amilcare Passerini poi Luigi Marinoni poi Quinto Tavecchio.
Stampatore Lodi, Off. Tip. L. Marinoni poi Tipografia G. Biancardi poi Società Tipografica Succ. Wilmant Lodi-Milano poi Tip. Borini-Abbiati.
Pagine Da 4 a 8.
Formato 48x33 cm poi 56x41 cm.

Ecco come il rinato periodico si presenta ai lettori nel suo numero d’esordio: “«Fanfulla» risorge e riprende il suo posto. I nostri amici, che sono numerosi, hanno riconosciuto la necessità che il vuoto fosse riempito, che il partito liberale costituzionale avesse il suo organo di propaganda, di difesa, di combattimento”. E ancora: “Liberali e costituzionali, vogliamo la libertà per tutti e nel contempo il rispetto alle leggi ed agli ordini costituiti. Desideriamo prospero lo Stato, bene amministrato il Comune, poco curandoci del partito che si trovi al potere, e meno ancora delle persone che governano, ma sempre pronti ad opporci che si facciano salti nel buio, che si sperperi denaro in non necessarie spese, che si gravi eccessivamente la mano sui contribuenti (Ai lettori, 10 ottobre 1908)”.

«Il Fanfulla» non fa che riprendere i temi propri del vecchio «Fanfulla da Lodi». È un periodico tipicamente locale che si occupa contemporaneamente di politica, cronaca cittadina, economia, sport, non trascurando le notizie generali provenienti dal resto d’Italia e dall’estero. Con l’entrata dell’Italia nel conflitto mondiale, numerosissimi diventano gli scritti di carattere economico riguardanti la necessità di risparmiare le risorse alimentari, calmierare i prezzi dei generi di prima necessità, favorire l’ammasso di lana per le divise dei soldati o propagandare i vari prestiti nazionali.

Tra gli articoli di interesse economico-industriale si segnalano: Cooperativa ceramica lodigiana, 21 novembre 1908 e La liquidazione della Coop. ceramica lodigiana, 10 aprile 1915; Per una società di terme idroterapiche, 23 settembre 1911; Una nuova industria italiana, 15 febbraio 1913 (articolo, questo, estratto dal «Giornale d’Italia», sulla costituzione a Voghera di una fabbrica per la costruzione di nastri per macchine da scrivere).

Interessanti gli scritti sul rogo che distrusse uno stabilimento di Lodi: Il disastro e Il lanificio Varesi Lombardo e c. distrutto dal fuoco (1° maggio 1909).

Sulle assicurazioni, si vedano: L’assicurazione dei cavalli. Una prima iniziativa in Italia (27 agosto 1910), riguardante la fondazione a Milano di una “S.A. per l’assicurazione dei cavalli da corsa, da lusso e da tiro”, prima di questo tipo in Italia, e il polemico pezzo contro il monopolio di Stato delle assicurazioni sulla vita, proposto da Giovanni Giolitti nel 1911 ed approvato nel 1912: Il monopolio di Stato delle assicurazioni vita (24 febbraio 1912), a sigla “X”.

Numerosissimi sono gli articoli sulle linee ferroviarie e tranviarie oltreché sulla navigabilità dei canali e sulla viabilità stradale. Tra questi ultimi, ricordiamo: La nuova linea automobilistica Paullo-Milano (28 dicembre 1912) e Nuovo servizio automobilistico, sull’istituzione di una linea di collegamento per la tratta Bergamo-Crema-Lodi.

Tra i tanti pezzi apparsi sulla Banca popolare di Lodi, ricordiamo quello relativo al suo cinquantenario: La Banca popolare festeggia il suo cinquantenario (4 luglio 1914), quando Lodi per l’occasione ricevette la visita di Luigi Luzzatti, venuto a commemorare l’istituto e il suo fondatore Tiziano Zalli.

Sul versante dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame, possiamo menzionare: Per un Istituto zootecnico lodigiano (18 gennaio 1919); Sulle ragioni che appoggiano la creazione di un Istituto caseario superiore e sulle linee generali del suo impianto (25 gennaio 1919); L’espansione agricola lodigiana (29 maggio 1920); Le otto ore nell’agricoltura (7 agosto 1920).

Per quel che concerne le esposizioni, infine, degno di nota è l’articolo sull’istituzione della Fiera campionaria di Milano: La Mostra campionaria di Milano (31 gennaio 1920).

A. Co.

Raccolte: MI120: 1908-1920