344. Il Fascio commerciale

Dal 13 maggio 1900 (a. I, n. 3) §La Gazzetta commerciale§.

Sottotitolo Già «Il Contribuente». Organo delle classi commercianti al dettaglio.
Luogo Milano.
Durata 29 aprile 1900 (a. I, n. 1) - 3 giugno 1900 (a. I, n. 6*). È il seguito de «Il Contribuente italiano» (vedi scheda n…….).
Periodicità Settimanale.
Direttore Giovanni Tadini (direttore proprietario).
Editore Giovanni Tadini (direttore proprietario).
Stampatore Milano, Tipografia del giornale l'«Esercente».
Pagine 4.
Formato 50x35 cm poi 45x40 cm.

"Organo di tutela, di coordinazione e di rappresentanza di tutte le classi commerciali" (Giovanni Tadini, Programma, 29 aprile 1900), il «Fascio» è il complemento dell'«Esercente», riservato agli interessi dei commercianti di generi alimentari. Identico ne è l'editore, proprietario anche del «Corriere agricolo - Staffetta delle campagne». Questa nuova pubblicazione, la terza in ordine di tempo, suppone di "combattere i privilegi e gli abusi delle cooperative che vendono al pubblico" e di propugnare "il miglioramento delle attuali leggi fiscali a sollievo del minuto commercio" (dalla testata del giornale).

A detta dell'editore e direttore del «Fascio», l'economia cooperativa "è riuscita ad ottenere tanto favore e tale sviluppo, da minacciare gravissimamente gli esercenti" (Programma, cit.). Obbiettivi del periodico sono "una maggior giustizia distributiva, maggior temperanza nell'interpretazione delle leggi, infine un'equità assoluta di trattamento verso le diverse classi, togliendo ogni ombra di privilegio". Sulla "spietata concorrenza" delle cooperative al libero commercio Tadini torna anche in La lotta contro gli abusi ed i privilegi delle cooperative (13 maggio 1900) per incoraggiare il sorgere di una nuova organizzazione di categoria, un'associazione che raccolga industriali, esercenti e commercianti, che ottenga l'adesione di sodalizi già esistenti come l'Unione commercianti in manifatture e soprattutto che rimpiazzi la vecchia organizzazione, accusata di "fuorviare, per seguire un movimento politico, ammissibile politicamente, ma in linea commerciale affatto errato".

Fra gli altri articoli economici, dedicati alla politica commerciale del governo, agli scambi tra l'Italia e gli altri paesi, all'emigrazione, al piccolo commercio a Milano e nelle capitali europee, alla produzione e al consumo di carbon fossile, spicca uno studio a puntate di Leonardo Gera su Le difese contro il fallimento (6, 13 e 20 maggio 1900). Proprio i fallimenti e i protesti cambiari, insieme a rubriche di piccola cronaca cittadina, di politica e a una "rivista finanziaria", completano le pagine del giornale.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1900.