4. L'Acquicoltura lombarda

Dal gennaio/febbraio/marzo 1906 (a. VIII, n. 1-2-3) §Rivista mensile di pesca lacustre, fluviale, marina§ Dal gennaio 1910 (a. V (XII), n. 3*) §Rivista mensile di pesca e idrobiologia§.

Sottotitolo Bollettino mensile della Società lombarda per la pesca e l'acquicoltura poi Continuazione dell'«Acquicoltura lombarda» poi nessuno.
Luogo Milano poi Pavia.
Durata Luglio 1899 (a. I, n. 1) - marzo 1910 (a. V - XII -, n. 3*). Numerosi sono i numeri doppi.
Periodicità Mensile.
Direttore Tullio Gervasoni poi Giuseppe Mazzarelli.
Gerente Luigi Marchi poi Antonio Bertolini poi Etelredo Biassoni poi Alfonso Grondini.
Editore Società Lombarda per la pesca e l'acquicoltura poi Pavia, Libreria Editrice Mattei, Speroni e C.
Stampatore Milano, Tip. L. Marchi poi Como, Tip. Provinciale Ostinelli di Bertolini Nani e C. poi Milano, Soc. Coop. Tip. degli Operai poi Pavia, Tip. e Legatoria Cooperativa.
Pagine Da 24 a 88.
Formato 24x16 cm.
Note Contiene tavole illustrate fuori testo.

Nel 1899 il bollettino viene concepito con lo scopo di favorire il collegamento fra i soci, mantenendoli costantemente informati sull'andamento della Società, suddivisa nelle due sezioni verbana e lariana, in modo da rendere "più alacre e metodica la loro cooperazione al fine comune: l'incremento della pescosità delle acque lombarde, condizione prima dello sviluppo dell'industria e del commercio peschereccio" (Tullio Gervasoni, Ai soci della Società Lombarda per la pesca e l'acquicoltura, luglio 1899).

Il bollettino viene suddiviso in una Parte ufficiale e in una Parte non ufficiale. La prima, oltre agli Atti della Società (contenenti i verbali delle assemblee e delle sedute delle due sezioni, i rendiconti annuali, le comunicazioni ufficiali ai soci, gli avvisi di convocazioni di assemblee, i dati dei bilanci, il movimento dei soci, le denunce di contravvenzioni), contiene i testi di leggi, decreti, regolamenti, circolari e avvisi in materia di piscicoltura (essendo uno degli scopi precipui del bollettino quello di "tenere informati i lettori nel modo più chiaro possibile circa i divieti di pesca che cadono nel mese e […] di popolarizzare le norme che regolano l'esercizio della pesca e del commercio dei pesci", Ai soci della Società, cit.). Prosegue pubblicando le tabelle dei prezzi del pesce d'acqua dolce sul mercato di Milano, e fornendo notizie relative alle Commissioni provinciali per la pesca fluviale e lacuale, fra le quali viene dedicato ampio spaio in particolare a quella per la provincia di Como, area di principale interesse per la rivista come testimoniano, oltre all'attenzione ai lavori della Commissione d'inchiesta sulle condizioni della pesca sul lago di Como, queste parole indirizzate ai lettori nel 1900: "Fin dal suo sorgere il nostro Bollettino si è sempre occupato delle molteplici questioni riguardanti il regolare andamento della pesca sul lago di Como, sforzandosi di dirimere tanti dissidi che si agitavano e si agitano tra pescatori e piscicoltori" (Ai nostri lettori, marzo-aprile 1900).

La Parte non ufficiale consta invece di una serie di articoli, originali o desunti da altre riviste trattanti di pesca, acquicoltura o ittiologia, di carattere scientifico, pratico e legale; di una rubrica di corrispondenza coi lettori; di riassunti e recensioni di pubblicazioni in materia italiane ed estere.

Nei primi anni della rivista compaiono numerosi articoli firmati Lodovico Gavazzi, Mario Cermenati e Giuseppe Crivelli Serbelloni. Nel 1903 viene specificato per la prima volta il comitato di redazione del bollettino, composta da Giuseppe Mazzarelli, Giuseppe Ronchetti Monteviti, Giovanni Rizzi e G. Crivelli Serbelloni.

Nel 1906, volendosi occupare "più largamente di quanto concerne in Italia la pesca e l'acquicoltura, nell'acqua dolce e nel mare" (Avviso, dicembre 1905), diventa «Rivista mensile di pesca lacustre, fluviale e marina», ampliando il proprio programma ma mantenendo comunque lo status di bollettino ufficiale della Società lombarda per la pesca e l'acquicoltura. Il cambiamento più percepibile rispetto al passato rimane comunque limitato alla cospicua presenza di articoli di natura scientifica. Firme del nuovo comitato di redazione sono: C. Barbieri, A. Bellini, C. Bellotti, G. Besana, U. Brinzi, G. Crivelli Serbelloni, A. Lucchini, E.C. Mira, G. Rizzi, G. Ronchetti Monteviti, P. Stazzi, C. Terni, A. Vismara.

Alla fine del 1906, in una nota indirizzata ai lettori, la Società lombarda per la pesca e l'acquicoltura comunica la cessazione della pubblicazione della rivista da lei edita, e la sua prosecuzione ideale in un nuovo periodico diretto dal prof. G. Mazzarelli, "che continuerà ad essere l'organo ufficiale della Società Lombarda" (Avviso, novembre-dicembre 1906, poi la Società lombarda darà vita ad un proprio bollettino autonomo). Il periodico rinnovato, che prende il nome di «Rivista mensile di pesca e idrobiologia», pur rispecchiando in parte la continuità della serie, viene concepito allo scopo di rendere edotti i lettori più colti sugli studi nelle discipline idrobiologiche e scientifiche, e si caratterizza pertanto per la marcata impostazione "scientifica" .

C. Ro

Raccolte: MI120: 1899-1906; 1910.