400. Il Giornale dell'Unione commercianti in manifatture

Luogo Milano.
Durata 31 maggio 1899 (a. I, n. 1) . 13 marzo 1902 (a. IV, n. 1*). Sospende le pubblicazioni dal 31 marzo 1901 (a. III, n. 1) al 30 settembre dello stesso anno (n. 2) in seguito a querela per diffamazione, poi archiviata.
Periodicità Quindicinale poi mensile (irregolare).
Direttore Ottorino Ponti (direttore-gerente) poi Eraclio Radaelli (direttore-gerente).
Editore Unione commercianti in manifatture.
Stampatore Milano, Tip. P. Agnelli.
Pagine Da 4 a 10.
Formato 35x25 cm.

Coraggioso bollettino "riservato ai soli soci" della battagliera Unione commercianti fondata nel 1898 e presieduta da Luigi Ferrari. Essa conta 236 associati all'esordio della pubblicazione, che costituisce "il raggiungimento degli scopi che la nostra associazione si prefigge", cioè "la lotta che giorno per giorno dobbiamo sostenere contro tutto un sistema di corruzione che tenta di travolgere noi pure, e contro cui non solo la legge nostra è impotente, ma sembra vi abbia dato origine […]. Sono migliaia di persone che noi abbiamo disturbato nei facili, illeciti guadagni, sono anni di abusi che noi cerchiamo di arrestare […]. Tutti noi sappiamo a quante diverse interpretazioni si prestino le nostre deficienti leggi commerciali, quante differenti procedure siano in uso presso i diversi tribunali d'Italia […]. Ecco perché noi verremo indicando, volta per volta se ne presenti l'occasione, le differenze di giudizio dei diversi tribunali, le esigenze di questa o quella cancelleria. Riconoscere tali anormalità e influire perché si ponga rimedio sarà altro nostro compito. Noi intendiamo ancora che il «Giornale» serva a un continuo scambio d'idee fra i soci, fra questi e il consiglio direttivo o lo studio […]. Le decisioni e i deliberati del Consiglio, lo stato delle singole pratiche, le relazioni dei nostri delegati sopra i fallimenti e dissesti di qualche importanza, sulle azioni giudiziali che nell'interesse dei Soci o per principio morale sono da noi promosse, verranno a mezzo del «Giornale» portate a conoscenza dei soci" (Ragione e scopo del «Giornale», 31 maggio 1899).

Pertanto sia le rubriche fisse ("Stato dei fallimenti e dissesti", "Dissesti e fallimenti nuovi", "Parte legale") che gli articoli trattano prevalentemente di giurisprudenza, dalla procedura dei fallimenti ai concordati, alle sentenze passate in giudicato. Ma il «Giornale» segue da vicino anche le disavventure dei commercianti in manifatture della piazza di Napoli (Dolenti note, 15-31 ottobre 1899) e denuncia con fermezza gli abusi della magistratura nel Meridione (Confronti. Catania e Palermo, 31 marzo 1900), tanto che il tribunale di Palermo viene etichettato come "il peggiore d'Italia nello interpretare e applicare la legge commerciale che i fallimenti regola e governa" (Palermo, 20 aprile 1900). Nel 1901 questa polemica procura al giornale una querela per diffamazione a mezzo stampa, che ne provoca la sospensione per sei mesi.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1899-1902.