441. L'Indicatore mantovano

Sottotitolo Bollettino e guida utile al commercio, e ad ogni classe di persone.
Luogo Mantova.
Durata 3 agosto 1868 (a. I, n. 1) - 31 agosto 1868 (a. I, n. 5).
Periodicità Settimanale.
Direttore Michele Moretti (compilatore).
Gerente Attilio Lovatelli (gerente responsabile).
Stampatore Brescia, Tip. Nazionale Apollonio.
Pagine 4.
Formato 41x29 cm.
Note Il n. 2 ha un supplemento straordinario di due pagine.

Breve tentativo di dare vita a un periodico specializzato in inserzioni pubblicitarie e in particolare di vendite e affitti di immobili. Proprietario de «L'Indicatore mantovano» è Antonio Vecchi, intraprendente importatore di gelsi dalla Cina, che ebbe anche l'idea, servendosi del giornale stesso, di dar vita a un'agenzia che si occupasse della stampa e della diffusione porta a porta di volantini di annunci di qualsiasi genere. «L'Indicatore mantovano» non è soltanto una sequela di offerte di prodotti vari, di richieste di lavoro o di statistiche di prezzi al dettaglio, ma pubblica anche estemporanei articoli sui temi più disparati, a volte tratti anche da altri giornali, che svariano dagli asili infantili alle frodi alimentari, da una breve biografia del tragediografo Leopoldo Marenco all'apatia degli italiani verso l'istituzione della "Guardia nazionale". Il "raccoglitore" di articoli da pubblicare, compresi gli spunti e noterelle da inserire nella rubrica "Varietà", è Michele Moretti che si cimenta talvolta anche quale "opinionista", come ad esempio sul tema della libertà di stampa, per la quale auspica che "non sia uno strumento di vile speculazione, ma s'innalzi a quella dignità che le conviene", e sul pauperismo in città che potrebbe essere risolto con l'industrializzazione e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. Per risolvere questo pressante problema si lancia un appello alle "persone facoltose": "Se tanti individui hanno sacrificata la propria vita per liberarne la Patria dalla straniera dominazione, possono ben altri concorre per liberarla moralmente e materialmente da quelle piaghe che tutt'ora le sono aperte" (M.M., I continui lamenti, 17 agosto 1868, n. 3).

Da Spm, pp. 147-148.

Raccolte: MN008: 1868.