482. Il Lavandaio

Sottotitolo Giornale ufficiale della Società mutua cooperativa fra proprietari lavandaj di Milano
Luogo Milano.
Durata Maggio 1913 (a. I, n. 1) - febbraio-marzo 1921(a. IX, n 2*).
Periodicità Mensile poi bimensile poi mensile.
Gerente Pietro Gritti poi Giovanni Martinato poi Pietro Moretti.
Stampatore Bergamo, Società editrice commerciale, poi Lodi, Soc Tipografica “Succ. Wilmant”.
Pagine 8.
Formato 24x36 cm.
Note Contiene numerose pubblicità e vignette a tema, disegni di macchine, tabelle tecniche e immagini.

Il periodico della Società mutua cooperativa fra proprietari lavandaj di Milano nasce come “giornale di classe, il quale nel mettervi al corrente di tutto il movimento della nostra cooperativa vi possa informare di tutto quanto ha attinenza al nostro mestiere”.

«Il Lavandaio», “organo di tutti gli interessi sia sociali che professionali che famigliari all’infuori ed al di sopra di qualsiasi pettegolezzo”, risulta articolato, nel corso degli anni, in tre parti principali: la “parte ufficiale”, la “parte non ufficiale” e le “pagine di varietà” (poi “notizie di novità”).

Nella prima sezione, a carattere più generale, vengono riportati i verbali delle assemblee generali, i listini dei prezzi dei generi in vendita, le statistiche sugli andamenti del “mercato dei lavandai”, ovvero delle tariffe corrisposte per i servizi di lavanderia, e vengono trattati temi come l’istruzione tecnica professionale dei lavandai (Proposta per l’istituzione di una scuola per lavandai, gennaio 1914), le visite dell’ispettorato del lavoro alle lavanderie, l’economia italiana in tempo di guerra, la beneficenza in nome della patria (Decalogo dell’italiano, novembre 1915) e notizie di attualità (come gli scioperi del 1920).

Nella seconda parte sono riportati per lo più articoli a carattere tecnico incentrati sul tema specifico delle lavanderie come: la nascita delle prime lavatrici e l’evoluzione della tecnica (La macchina a lavare di Vittore Ravizza, agosto 1914), la chimica applicata alle lavanderie, il confronto tra le lavanderie italiane e quelle svizzere (Alcune considerazioni sulla visita alle lavanderie svizzere, ottobre 1913), le lavanderie di fronte alla guerra (Lavanderie da guerra in uso nell’esercito italiano, agosto 1915), la fabbricazione del sapone, le informazioni per lavare biancheria colorata o macchiata. Sempre in questa seconda parte vengono poi analizzati anche alcuni problemi riguardanti i lavoratori operanti nelle lavanderie, la diffusione di malattie del lavoro, i casi di incidenti, il lavoro a domicilio, le norme di sicurezza.

La rubrica delle “pagine di varietà”, in cui vengono proposti per lo più temi di respiro culturale, resoconti di viaggi (Il viaggio d’Italia verso il 1830, maggio 1913) e notizie generali scompare nel 1915 per lasciare spazio alle “notizie di novità”: una rubrica che si occupa prevalentemente di consulenza tecnica (brevetti, risoluzione di problemi, consigli, ad esempio sul miglior modo di affrontare le macchie da ruggine) e fornisce informazioni sulle novità nel settore della lavanderia.

Numerosi articoli riportano la firma di Giovanni Bonetti, Vierre, Giuseppe Lunaschi, Eugenio Corti, Vittore Ravizza, Giovanni Taglioni, Antonio Campari, Aldo Bolis.

Si segnala, poi, che il numero di marzo del 1916 (a. IV) è “dedicato ai soci in occasione del cinquantenario di esistenza della cooperativa 7 marzo 1866-7 marzo 1916” e riassume “la vita di cinquant’anni della Società mutua cooperativa fra proprietari lavandai di Milano”, con numerose immagini, vignette e statistiche.

C. Ca.

Raccolte: BG014: 1913-1914; 1918 (lac.); 1919-1920; 1921. MI120