509. Il Mercato milanese

Sottotitolo Giornale del piccolo commercio e per gli interessi del suburbio.
Luogo Milano.
Durata 12 maggio 1891 (a. I, numero di saggio) - 5 luglio 1891 (a. I, n. 9*).
Periodicità Settimanale.
Direttore Vincenzo Ronzoni (direttore responsabile).
Stampatore Milano, Tip. Capriolo e Massimino.
Pagine 4.
Formato 43x30 cm.
Note L'ultima pagina è occupata dalla pubblicità.

L'articolo di presentazione intitolato Programma e pubblicato sul numero di saggio del 12 maggio 1891 così si esprime: "Un periodico che abbia per scopo di curare e difendere gli interessi del piccolo commercio interno ed esterno di Milano non esiste. Eppure sul mercato milanese il piccolo commercio han un'importanza grandissima e l'averlo trascurato sin qui fu un grave errore. Il nostro periodico si prefigge appunto di rimediare a questo errore, di riparare a questo torto. Abbiamo pensato che il miglior modo per raggiungere il nostro intento sia quello, non solo di offrire al piccolo commercio, diligentemente e chiaramente raccolte nel nostro giornale, tutte le notizie che lo possono interessare, ma altresì di dargli l'adito onde potere far sentire la propria voce, i propri interessi, i propri bisogni, mettendosi direttamente in comunicazione col pubblico". Il periodico si propone quindi di trattare le questioni che maggiormente interessano il commercio in generale, curando specialmente il commercio locale; in campo amministrativo, "e particolarmente in riguardo al sobborgo, ora molto trascurato", vuole occuparsi dei problemi di attualità quali il piano regolatore, la ferrovia di circonvallazione, il servizio postale, la viabilità, ecc. e del bilancio comunale, affinché esso rimanga "nei limiti naturali e senza maggiori aggravi pel contribuente"; sul terreno politico intende propugnare "una politica di pace e di raccoglimento", ritenuta come la sola "atta a restaurare le finanze dello Stato e a rialzare le sorti dell'economia nazionale e del debito pubblico" e favorire tutti i provvedimenti aventi quale fine il decentramento. Per quanto concerne la parte tecnica, il periodico promette di pubblicare settimanalmente listini accurati su tutto ciò che può interessare il piccolo commercio, e una rivista sul movimento finanziario.

Due sono i principali argomenti che il periodico affronta durante la sua breve vita: quello della cooperazione e quello delle elezioni amministrative del 21 giugno 1891 per il rinnovo di ventuno consiglieri.

Per quanto riguarda il primo argomento sono da vedere gli articoli Cooperative (21 maggio) e altri quattro articoli tutti titolati Esercenti e cooperative, comparsi rispettivamente sui numeri del 7, 15, giugno e 5 luglio; nel primo di essi si deplora che le cooperative godano di facilitazioni relative al dazio consumo, alla ricchezza mobile "e via discorrendo", per cui sono in condizione di vendere la propria merce a prezzi convenienti, provocando in tal modo la diminuzione della clientela degli esercenti e il loro fallimento; per questo motivo si chiede di eliminare i privilegi delle cooperative. La discussione prosegue nei numeri successivi ospitando anche lettere degli interessati. In quella apparsa il 5 luglio un socio dell'Unione cooperative risponde negando l'esistenza di tali privilegi e provocando un'immediata controreplica.

Per quanto riguarda il secondo argomento esso viene discusso in una serie di articoli titolati appunto Elezioni amministrative e pubblicati sui numeri del 24 maggio, 7, 14 e 22 giugno e nell'articolo Dopo le elezioni (29 giugno). In generale si sottolinea il carattere amministrativo della campagna elettorale e si chiede l'esclusione dei temi politici. Nell'articolo del 14 giugno si dissente dalla deliberazione del Consiglio degli esercenti di presentare una lista propria, che viene giudicata priva di qualsiasi possibilità di successo. L'articolo del 22 giugno spiega il parziale disimpegno del periodico dalla lotta elettorale con il fatto che era stata trascurata l'importanza del sobborgo, gli antichi Corpi Santi, e con il dissenso per la politicizzazione della lista presentata dagli esercenti. Nello stesso numero vengono pubblicati i risultati elettorali che vedono il successo del Circolo indipendente e di altre associazioni liberal-monarchiche. L'articolo Dopo le elezioni (29 giugno) si occupa dei problemi del sobborgo che, si scrive, ha "il diritto di fare sentire la propria voce nell'amministrazione comunale". Questi temi vengono ripresi nell'articolo Il suburbio milanese (5 luglio) nel quale si rileva che se Milano è diventata "una grande città industriale, commerciale, laboriosa e prospera" tale ricchezza non è soltanto merito della città interna ma anche di quella esterna dove la vita industriale è "più gagliarda e attiva che altrove".

Le rubriche del periodico sono: "Tribunali", "Fallimenti", "Borsa", "Notizie teatrali" e "Notizie diverse".

In appendice viene pubblicato il romanzo Biondina bella di J. Ricard.

F. Pe.

Raccolte: MI120: 1891.