531. Il Monitore del commercio

Sottotitolo Organo ufficiale della Federazione industriale e commerciale italiana e della S.A.C. Esposizione industriale permanente Milano.
Luogo Milano.
Durata Novembre 1907 (a. I, n. 1) - ottobre 1908 (a. I, n. 10). A partire dal 15 novembre 1908 il periodico si fonde con la rivista quindicinale l'«Amministratore».
Periodicità Mensile.
Gerente V. Castaldi.
Stampatore Milano, Stabilim. dell'editore Antonio Vallardi.
Pagine Da 30 a 72.
Formato 20x30 cm.

In una nota della redazione, pubblicata nel primo numero, si apprende che il giornale vuole essere l"'espressione delle alte finalità che condussero la più forte organizzazione industriale e commerciale italiana a fondere in un unico campo di lavoro gli speciali propositi che determinarono la costituzione della Federazione industriale commerciale italiana e della Esposizione industriale permanente Milano. Come spiega il presidente della Federazione, dott. Ettore Candiani, l'accordo nasce dall'esigenza di promuovere la commercializzazione della produzione (Federazione ed Esposizione, novembre 1907).

La rivista, limitatamente ai primi numeri, si fa portatrice di un progetto politico concreto: la creazione del "partito economico". Si tratta di un movimento che "si è organizzato pel fermo volere di un forte gruppo di commercianti, esercenti ed industriali di Milano", i quali non agiscono "soltanto egoisticamente, per sé, ma ancora per le classi dei professionisti e degli operai, che ben sanno essere nella pace e nella concordia, nello studio e nel lavoro lo sfondo del benessere materiale" (Atti della Federazione industriale commerciale italiana - Il programma, novembre 1907).

Rivendicazioni concrete sono la riduzione dell'eccessivo fiscalismo, il miglioramento delle condizioni economiche della nazione, la protezione del commercio ecc. Ancora più esplicito è il Discorso inaugurale della sezione milanese del Partito economico pronunciato dal comm. dott. Ettore Candiani (dicembre 1907), in cui si individua l'avversario nel "socialismo [che] mentre iniziava prima, combatteva poi le belle battaglie per la legittima difesa dei giusti interessi dei lavoratori, dimenticava […] che altri sacrosanti diritti esistono, che l'armonia economica non riconosce né vinti né vincitori ma vuole amici e collaboratori".

Nei numeri successivi si perdono però le tracce di questo progetto politico, senza che sia possibile dedurne il motivo. Le pagine della rivista vengono così dedicate interamente alla discussione di temi economici. Un'attenzione particolare viene dedicata al settore delle esposizioni (cfr. Per le esposizioni all'estero, gennaio 1908) e, nella rubrica "Atti della Federazione industriale commerciale italiana", alla vita sociale della Federazione di cui la rivista è organo ufficiale.

Al centro dell'attenzione sono comunque fatti e situazioni legati alla grande industria, come stanno ad indicare gli articoli di Vico Mantegazza, firma più frequente della rivista (cfr. I prodotti italiani in Bulgaria, maggio 1908).

Un notiziario relativo al settore dell'import-export e la pubblicazione di listini ed indici di borsa completano la rivista.ù

M. Te.

Raccolte: MI120: 1907-1908.