Nell'articolo di presentazione, dopo aver denunciato i limiti della politica coloniale italiana, il giornale afferma che "la radice di tanto male certamente risiede nel non avere ella una stampa che a ciò volga indefessa e spassionata la sua azione", ovvero una stampa in grado di fare pressione sul governo verso la giusta direzione. Quindi, considerato che "niuno si è giammai imposto il sacro ministero di farsi tutore instancabile dei nazionali commerci, delle industrie e delle italiane colonie", si ripromette di "trattare e svolgere costantemente tutti questi interessi italiani […] e voler dare a scuotere l'inerzia governativa" (Ai nostri lettori, 7 luglio 1881).

In prima pagina vengono pubblicate le corrispondenze nazionali ed estere. Da Roma sono riportare le notizie riguardanti la politica governativa, con un occhio particolare all'azione dei ministeri economici, mentre altre corrispondenze, soprattutto da Parigi, Tunisi e Yokohama, danno notizia dei rapporti economici che l'Italia intrattiene con queste aree commerciali. Il periodico appare impostato sull'analisi dei rapporti economici e finanziari tra le grandi potenze coloniali (cfr. I trattati di commercio, 6 ottobre 1881 e sgg.), in tono, a volte, esplicitamente anti-francese (cfr. Generosità francese, 24 novembre 1881).

Tra le rubriche fisse troviamo "Notizie varie", rassegna del mondo economico, e "Rassegna finanziaria", per le questioni di borsa e l'andamento dei mercati. In appendice si pubblicano novelle e saggi per lo più di impostazione esotica, e a firma di Renzo Manzoni (cfr. El Yemen, 8 dicembre 1881).

Disaccordi tra i proprietari P. Sacconi e Filippo Luigi Santi (quest'ultimo anche direttore e gerente responsabile) sono, con tutta probabilità, la causa della cessata pubblicazione della rivista.

M. Te.

Raccolte: MI120: 1881-1882.

Link risorsa: https://www.lombardiabeniculturali.it/pereco/schede/553/