585. Il Progresso fotografico

Sottotitolo Rivista mensile di fotografia scientifica e pratica poi Rivista mensile di fotografia e delle applicazioni ai processi fotomeccanici di stampa poi Rivista mensile illustrata di fotografia ed applicazione di tecnica cinematografica. Cronaca degli avvenimenti fotografici in Italia e all'estero poi Rivista mensile illustrata di fotografia e delle applicazioni scientifiche industriali e di tecnica cinematografica. Cronaca degli avvenimenti fotografici in Italia e all'estero poi Rivista mensile illustrata di fotografia, cinematografia. Cronaca degli avvenimenti fotografici in Italia e all'estero poi Rivista mensile illustrata di fotografia e cinematografia e applicazioni poi Periodico culturale mensile illustrato di fotografia, cinematografia e delle applicazioni e avvenimenti fotografici in Italia e all'estero fondato dal prof. R. Namias.
Luogo Milano.
Durata Gennaio 1894 (a. I, n. 1) - aprile 1942 (a. XLIX, n. 4) Riprende le pubblicazioni all'inizio del 1946. La rivista esce tuttora.
Periodicità Mensile poi bimensile per le annate 1946 e 1947 poi mensile.
Direttore Rodolfo Namias e Mario Ganzini poi Rodolfo Namias poi Gian Rodolfo Namias.
Gerente Anselmo Lugli poi R. Namias poi Achille Felice Milano poi G.R. Namias.
Stampatore Modena, Tipo-litografia Angelo Namias & C. poi Tipografia degli operai poi Milano, G. Abbiati poi L. Magnaghi poi Terragni e Callegari poi Gallarate, Stab. Tipo-litografico Carlo Lazzati poi Casale Monferrato, Stab. Tipografico di Miglietta, Milano & C., succ. Cassone poi Milano, Arte grafica Ambrosiana poi STEM poi Casale Monferrato, Stab. Tipogr. di Miglietta, Milano & C. poi Varese, Ditta C. Cunati poi Casale Monferrato, F.lli Ottaviani.
Pagine 16 poi 32-36.
Formato Da 24x17 cm a 29,5x21 cm.
Note La rivista è corredata da tavole fotografiche fuori testo e inserti pubblicitari.

La rivista si propone (Ai lettori, gennaio 1894) di "diffondere l'amore e lo studio" per l'arte fotografica, coltivata all'estero più diffusamente che in Italia. Secondo la direzione, i periodici di fotografia si dividono in due categorie: quelli "gravi, seri, cattedratici, dottrinari", volti a un pubblico ristretto ed eccessivamente specialistici, e quelli "leggeri, superficiali, vuoti", con una schiera numerosa di lettori ma di scarsa validità. Il «Progresso fotografico» si rivolge invece a cultori della fotografia dilettanti, professionisti, artisti, scienziati, proponendosi di mantenere un buon livello tecnico senza mai perdere di vista gli aspetti applicativi e l'opzione per un linguaggio accessibile. La rivista informa su innovazioni, scoperte, studi scientifici, esperienze, contributi bibliografici attinenti alla tecnica fotografica e cinematografica, nonché su concorsi, esposizioni, scuole. Non mancano articoli sulla fotografia artistica e documentativa e sulla fotografia applicata alle scienze, all'industria e alle operazioni militari, mentre rari sono quelli che trattano questioni economiche e sindacali o giuridiche (quali la protezione legale delle opere fotografiche): si tratta di una impostazione che rimarrà sostanzialmente invariata grazie alla continuità della linea direzionale garantita da Rodolfo Namias e, alla sua morte nel 1938, dal figlio Gian Rodolfo. Alla rivista, durante i primi anni di vita, si affiancano un laboratorio di ricerca e di insegnamento chimico, fotochimico e fotomeccanico e un reparto fornitura di prodotti e preparati fotografici. Il «Progresso fotografico» registra un buon successo diffondendosi soprattutto tra i fotografi professionisti.

I. Pi.

Raccolte: MI120: 1894-1897; 1899-1913; 1923-1924; 1935-1936. MI007