606. Rassegna mensile della Camera di commercio ed arti del circondario di Varese

Luogo Varese.
Durata 27 aprile 1863 (a. I, n. 1) - 31 dicembre 1873 (a. VII, n. 70).
Periodicità Mensile, ma irregolare.
Direttore Nessuno, poi Giacinto Tunesi (redattore responsabile facente funzioni di gerente).
Gerente Luigi Molina, presidente della Camera poi nessuno.
Editore Camera di commercio ed arti del circondario di Varese.
Stampatore Varese, Tip. Ubicini.
Pagine Da 8 a 24.
Formato 29x20 cm.
Note Reca talora un supplemento di due pagine.

La «Rassegna» nasce subito dopo la fondazione della Camera di commercio ed arti varesina come suo organo ufficiale: “Costituitasi appena la Camera […] si accorse che, per vivere la vita libera ed utile, doveva rifuggire dal mistero della vecchia ed impotente burocrazia, e cercar invece aria e luce, ispirazione e conforto nella corrente della opinione e nello studio degli interessi economici del circondario” (Ragione di questa rassegna, 27 aprile 1863). Essa è quindi “la raccolta dei principali suoi atti, il bollettino delle sue deliberazioni, la rivista dei fatti più notevoli delle altre camere, il foglio degli annunzî che interessino i commercianti e gli industriali del circondario, aspirando da ultimo a diventare un modesto album, sempre pronto ad accogliere e raccomandare ogni scritto di pratica utilità”.

Fra questi scritti vi sono la relazione al prefetto Sullo stato dell’industria mineraria nel circondario di Varese, La industria dei merletti in Comabbio e Le stazioni lacuali sul lago di Varese (6 maggio 1864), il manifesto per l’istituzione del consorzio agrario locale (28 novembre 1863) e le relazioni sulla sua gestione, le deliberazioni del Consiglio provinciale, gli avvisi del Consorzio del fiume Olona, i bilanci della Cassa di risparmio della Lombardia, di quella di Varese e della Banca popolare del circondario di Varese, studi e statistiche sullo sviluppo dell’economia nel circondario preso nel suo complesso (Considerazioni generali sullo stato dell’agricoltura nel circondario, 28 gennaio 1867, a firma Federico Landriani e Varese e il suo avvenire, 30 settembre 1872) o nei suoi singoli comuni.

Gli articoli originali trattano di tasse, dazi, dogane; comunicazioni stradali e ferroviarie; sericoltura, bachicoltura e bacologia; vinificazione; esposizioni commerciali nazionali ed estere; igiene pubblica; istruzione primaria e professionale. Fin dal primo numero (27 aprile 1863) compaiono due dei temi affrontati con maggiore frequenza: il rinnovamento dei sistema fiscale (Della necessità di abolire il dazio sui cenci che dalle provincie meridionali si dirigono alle altre del regno, giudicata “vitale per l’industria della carta nelle provincie di Lombardia”) e lo sviluppo della rete ferroviaria nel Varesotto (“L’affare che più da vicino attualmente interessa l’avvenire del commercio e delle industrie nostre, è la strada ferrata che unisce Varese ed il circondario al grande sistema delle ferrovie nazionali”, Strada ferrata Gallarate-Varese). Su quest’ultimo argomento il giornale pubblica ogni atto ufficiale che lo riguardi - come il rapporto della commissione del Consiglio comunale (27 aprile 1863), il progetto di legge del Ministero dei lavori pubblici (19 luglio 1863) o le relazioni stilate dalle commissioni parlamentari su di esso (10 settembre 1863) - e l’elenco dei sottoscrittori.

Ma lo spettro delle materie di cui si occupa la «Rassegna» è estremamente ampio, dalla finanza (Di una sola banca nazionale italiana e di alcune nuove attribuzioni da concentrare nella medesima, 30 giugno 1863; Le banche agricole sul credito agricolo, 30 giugno 1873) all’agricoltura (Proposta per diffondere l’apicoltura nel circondario di Varese, 5 febbraio 1870, a firma Amabile Morandi; La proprietà fondiaria, che versa in uno stato “desolante” anche “per esorbitanza di pubbliche gravezze”, 22 aprile 1867, a firma F. Landriani), dal decentramento amministrativo (ritenuto un vantaggio poiché “diminuisce le lungaggini nella trattazione degli affari pubblici, e diffonde su tutto il paese quella vita che la burocrazia e l’assolutismo hanno artificialmente e violentemente condensata nelle aule dei ministeri”, Discentramento amministrativo, 9 ottobre 1863) alla libertà di commercio (raccomandata anche per i beni di prima necessità in La meta del pane e la libertà, 30 giugno 1863) e alle organizzazioni dei lavoratori (Delle coalizioni degli operaj, 30 aprile 1869, a firma Giacinto Tunesi).

Gli altri articoli sono tratti prevalentemente dal torinese «Il Commercio italiano», oltre che da altri fogli nazionali o locali. Collaborano alla testata, oltre ai nomi già citati, Giuseppe Della Chiesa, Francesco Margarita e Luigi Rusconi.

Dal 1874 la Camera passa a servirsi del già esistente settimanale «Cronaca varesina»: la «Rassegna» cessa così le pubblicazioni.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1885-1886 (lac.); 1887-1901.VA038