613. La Ricchezza

Sottotitolo Periodico quindicinale commerciale, economico, sociale, letterario poi Propaganda della prima casa di liquidazione permanente Michele De Clemente & C.i - Milano. Rivista quindicinale, commerciale, economica, sociale, invenzioni e scoperte, avvenimenti principali, statistiche, igiene, amenità, propaganda.
Luogo Milano.
Durata 31 gennaio 1897 (a. II, n. 3*) - seconda quindicina di ottobre 1897 (a. II, n. 14*).
Periodicità Quindicinale.
Direttore Franco Bello poi nessuno.
Gerente Nessuno, poi Tranquillo Colombo.
Editore Michele De Clemente (proprietario responsabile).
Stampatore Milano, Tip. Rigamonti e Brambilla poi Stabilimento Lito-tipografico G. Abbiati.
Pagine 4 poi 8 poi 22.
Formato 50x35 cm poi 32x24 cm.
Note Contiene illustrazioni dei prodotti in catalogo; esce talora su carta colorata.

Rivista edita a scopo promozionale dalla Casa di liquidazione permanente Michele De-Clemente. La tiratura raggiunge le 50.000 copie, distribuite gratuitamente. Contiene soprattutto testi letterari (romanzi, novelle, poesie), articoli di politica e i cataloghi delle offerte dell'editore. Appena due gli articoli economici reperiti, Pro agricoltura di Edoardo Barraja, 15 aprile 1897 e L'industria in Garfagnana. Informazioni, di Livio Migliorini (ibidem). Del resto, fin dalla testata si avverte che "la redazione si riserva di pubblicare gli articoli del programma solo quando lo spazio lo permette".

Ne Il nostro programma, prima quindicina di settembre 1897, la redazione illustra le novità introdotte nella pubblicazione: un nuovo formato, più piccolo e agile, un maggior numero di pagine, più inserzioni pubblicitarie e sostituzione della parte letteraria con "una rivista di tutti i principali avvenimenti […] di modo che il giornale possa essere un vero sunto cronologico", oltre a "fatti umoristici", "aneddoti piccanti", "storielle spiritose" (anche opera dei lettori). Il foglio intende altresì mantenere il programma originale, "per ciò che riguarda all'incitamento del governo e dei capitalisti acciochè provvedano al benessere nazionale, dando pane e lavoro a tutti gli onesti"; inoltre rinnova l'invito ai lettori a spedire articoli dedicati "alle condizioni economiche del proprio paese nativo o della propria provincia; facendo però risultare, in modo speciale, la trascuratezza dell'agricoltura, la mancanza di canali d'irrigazione, la poca iniziativa e il poco sviluppo d'idee nella coltivazione di certi vegetali, che potrebbero essere fruttiferi, se considerati meglio, e, quale stabilimento sia più adatto per l'indole dei cittadini e per le produzioni del proprio terreno".

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1897 (lac.).