668. La Sentinella agricola

Dal 15 gennaio 1911 (a. XV, n. 1) §La Sentinella agricola della provincia di Cremona§.

Sottotitolo Bollettino della Cattedra ambulante di agricoltura, dei comizi circondariali e del Consorzio agrario cooperativo della provincia di Cremona poi Bollettino della Cattedra ambulante di agricoltura per la provincia di Cremona.
Luogo Cremona.
Durata Ottobre 1896 (a. I, n. 1) - 31 gennaio 1911 (a. XV, n. 2*).
Periodicità Mensile poi quindicinale.
Direttore Antonio Sansone poi Alessandro Brizi poi nessuno, poi Vincenzo De Carolis.
Gerente Nessuno, poi Attilio Botti.
Editore Ufficio della Cattedra ambulante di agricoltura di Cremona.
Stampatore Cremona, Tip. Lit. Interessi cremonesi poi Tip. Frisi e Marenghi poi Tip. Commerciale.
Pagine 24 poi 16.
Formato 25x17 cm.
Note Ha una sovraccoperta colorata di 4 pagine con brevi testi o, nel 1911, con inserzioni pubblicitarie.

Periodico assai più vivace e longevo dei consueti bollettini agrari di fine Ottocento, viene spedito gratis ai soci dei tre comizi circondariali della provincia di Cremona e a quelli del locale Consorzio agrario, che ne conta più di mille. In Una giustificazione, ottobre 1896, il direttore e fondatore, Antonio Sansone, “conferenziere e consultore agricolo della Provincia di Cremona” si giustifica per aver dato vita al giornale, a suo dire imposto dall’amministrazione provinciale come condizione per dare un sussidio alla Cattedra. Sansone non nasconde le difficoltà che incontrerà per riscuotere l’interesse di agricoltori, “che hanno grande dimestichezza con i principali periodici agrari italiani ed esteri”, ed è consapevole che alcuni accoglieranno la «Sentinella» deplorando “questa rifioritura di giornalucoli agrari, i quali nati tisici, vivendo di elemosina ed un po’ di furto, cercano di dar forza alla nostra anemica agricoltura”.

Rifiutandosi di stilare un programma, Sansone spiega così le ragioni del bollettino: “I tre Comizi agrari della provincia hanno pubblicato fin qui, più o meno regolarmente, il loro «Bollettino» (vedi schede 624*, 625* e 628*). Con l’istituzione della Cattedra, per iniziativa degli stessi comizi, le direzioni di essi hanno creduto che potesse essere meglio accolto dagli agricoltori un bollettino unico, pubblicato per cura della Cattedra, dandogli una intonazione più agricola che burocratica od ufficiale”. Quello che ama definire il “giornaletto” serve dunque alla Cattedra per fare propaganda fra gli agricoltori meglio delle “pubblicazioni speciali popolari”, perché a differenza di queste non tratterà le questioni di alto interesse agricolo generale, riservate ai grandi organi, ma guarderà esclusivamente i fatti di casa propria... nel giornaletto non si faranno divagazioni scientifiche, ma si cercherà di diffondere cognizioni che hanno esclusivamente un interesse pratico locale”. Quindi coloro che leggono i più autorevoli giornali agricoli “nulla dovranno aspettarsi dal giornaletto”, ma anche ad essi “il nostro modestissimo e pedestre periodico potrà servire a qualche cosa... potranno essere di va lidissimo aiuto nella propaganda”.

Fedele all’intento di avere per oggetto “questioni di agricoltura pratica locale”, niente di più, niente di meno”, la «Sentinella» espone i temi trattati nelle conferenze delle istituzioni agrarie della provincia, richiesti o affrontati dai lettori; risponde alle domande sulla potatura, concimazione, allevamento; illustra l’attività svolta dalla Cattedra (nella “Cronaca”) e dai comizi agrari locali; ma pubblica pure una “Rivista della stampa agraria”, con articoli tratti da molti periodici italiani e stranieri di economia, scienze e società. Il panorama delle materie affrontate è estremamente vario e comprende articoli di risicoltura, gelsicoltura, bachicoltura, praticoltura, viticoltura, industria casearia, irrigazione, produzione di energia, zootecnia, igiene, veterinaria, esposizioni, prezzi dei prodotti, import-export, previsioni sull’andamento della produzione e analisi delle ricadute sull’economia locale degli accordi economici internazionali (come in Il nostro trattato di commercio con la Svizzera e gl’interessi agricoli cremonesi, di Alessandro Brizi, 15 marzo 1905).

Degna di rota una lunga e approfondita inchiesta condotta nel febbraio 1906 da A. Brizi e avente per oggetto le difficoltà di avviare un’impresa agricola cremonese nel meridione d’Italia (Agricoltori del nord nelle terre del sud. Relazione del nostro viaggio agricolo nel Meridionale, 31 marzo?15 aprile 1906).

Collaborano alla «Sentinella» molti componenti della Cattedra (i direttori A. Brizi e Vincenzo De Carolis ne sono i titolari): fra gli altri Eugenio Calamani Gianfranco Donati, Giovanni Fiorini, Luigi Griffini, Gioele Quaini, Francesco Recusani, Giuliano Sacchi, Fausto Strozzi e Giovanni Zanelli, oltre che “gli agricoltori della provincia di Cremona”, come recita il frontespizio.

Dal 15 gennaio 1903 il bollettino cambia periodicità, riduce di un terzo il numero di pagine e inserisce una “Rivista dei mercati” locali sull’andamento dei prezzi di cereali, burro e formaggi, vini, uve, foraggi, bestiame, sete e bozzoli, semenzine, concimi ed anticrittogamici. Celebrando l’anniversario del giornale, A. Brizi scrive: “Chiuso alle grosse questioni scientifiche, alle disquisizioni accademiche, alle polemiche vacue, il nostro periodico vuole soltanto trattare ogni questione pratica dell’agricoltura locale, completando così la propaganda che la Cattedra ambulante compie nella provincia” (Decimo anno, 15 gennaio1906).

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1896-1903; 1904 (lac.); 1905 (lac.); 1906-1910; 1911.