694. La Tintoria in Italia

Sottotitolo Rivista mensile di tintoria, stampa, appretto e sbianca.
Luogo Milano.
Durata Marzo 1890 (a. I, numero di saggio) - dicembre 1891 (a. II, n. 12*). I numeri da marzo a luglio 1890 contengono prima del numero la dicitura "Numero di saggio".
Periodicità Mensile.
Gerente Giuseppe Mazza.
Stampatore Milano, Tipografia Bortolotti di Giuseppe Prato poi Tipografia Bortolotti dei fratelli Rivara.
Pagine 8.
Formato 18x27 cm.
Note Copertina a colori contenente un disegno di fantasia. Precedono e seguono il testo 3 o 4 pagine di pubblicità.

Il periodico - che si occupa degli aspetti professionali e tecnici dell'arte della tintoria - inizia le pubblicazioni senza alcun articolo di presentazione. I primi quattro numeri sono aperti da un lungo articolo a puntate intitolato Ricordi dell'Esposizione di Parigi che illustra la qualità di alcuni prodotti propagandati in quella sede dalle ditte francesi di tintoria.

Il numero di luglio 1890 pubblica, sempre in apertura, l'articolo Sulla necessità di formare un sindacato fra i tintori. "L'unione fa la forza - è scritto - e i tintori uniti, animati da un vero spirito per la loro arte, ed aspiranti all'emancipazione estera, potranno far sentire, in date circostanze, le loro aspirazioni presso il governo, il quale trovandosi richiesto da un nucleo importantissimo d'industriali emeriti, non negherà certo il suo appoggio". Il tema è ripreso successivamente negli articoli Ancora sulla necessità di formare un sindacato fra i tintori (agosto 1890), Di nuovo sulla necessità di formare un sindacato fra i tintori (settembre 1890), A proposito del sindacato fra i tintori (ottobre 1890, marzo 1891), Ancora sulla necessità di formare un sindacato fra i tintori (febbraio 1891).

Altro problema che è al centro dell'attenzione del periodico è quello delle tariffe doganali. Esso è affrontato negli articoli Per la rivista delle tariffe doganali (giugno 1891), Sulla revisione delle tariffe doganali (luglio 1891) e Intorno alla revisione delle tariffe doganali (agosto 1891).

Il numero di ottobre 1890 contiene un appello Ai nostri lettori (riprodotto poi nel numero di novembre), nel quale viene affermata la volontà di migliorare la qualità del giornale. "Noi ci studieremo particolarmente di tenere i nostri lettori al corrente di tutte le invenzioni rimarchevoli, che siano di natura ad essere loro di utilità incontrastata. Perciò ci siamo assicurati il concorso di alcuni corrispondenti esteri; pubblicheremo quindi regolarmente una rivista generale dell'industria della tintura all'estero, insistendo specialmente sulla situazione del mercato delle droghe, e prodotti analoghi". Tali propositi sono riconfermati nell'articolo L'anno 1890 (dicembre 1890) il quale, dopo avere ricordato come i momenti non fossero "lieti" per l'economia pubblica e privata, così prosegue: "Noi combatteremo con tutte le nostre forze, con tutta la nostra fede, lavoreremo con lena attorno al nostro giornale per renderlo sempre maggiormente utile, poiché noi vogliamo fare amare il nostro giornale da quanti lo leggono, rendendolo utile e gradito".

Gli articolo di carattere tecnico riguardano n particolare l'uso delle materie coloranti (idrosolfito, alizarina, acqua ossigenata, indaco bianco, ecc.).

L'ultimo numero della raccolta (dicembre 1891) non contiene alcun articolo che lasci presumere la cessazione della pubblicazione del periodico.

Le rubriche fisse sono: "Rubrica economica", che si occupa della vendita delle macchine e degli attrezzi industriali, e "Parte commerciale", di notizie varie. Saltuariamente compare anche la rubrica "Domanda di impiego".

F. Pe.

Raccolte: MI120: 1890-1891.