718. La Villa e la fattoria

Sottotitolo Giornale agricolo ed orticolo illustrato poi Giornale mensile illustrato di agricoltura ed orticoltura poi Giornale bimensile illustrato di agricoltura ed orticoltura.
Luogo Milano.
Durata 1° giugno 1883 (a. I, n. 1) - 16 marzo/15 aprile 1887 (a. V, n. 82-83*).
Periodicità Quindicinale poi mensile poi quindicinale.
Direttore Giacomo Sormanni.
Stampatore Milano, Tipografia degli operai poi Tipografia Achille Guerra poi Tip. degli operai.
Pagine Da 16 a 24.
Formato 28x19 cm.
Note Contiene illustrazioni; è rilegato da una sovraccoperta colorata di 4 pagine. Pubblica numerosi supplementi.

Giornale a dispense da rilegare in volume, è il capostipite di una fiorente attività editoriale avviata negli anni Ottanta dell'Ottocento dal suo fondatore, Giacomo Sormanni, che arrivò a contare oltre a questo altri cinque periodici: «Frutta e vino», «Almanacco della vite e del vino», «Il pollicultore pratico», «Il Giardino, l'orto ed il frutteto» e la «Rivista mensile della vite e del vino». All'origine di questo successo c'è una felice formula espositiva, allo stesso tempo divulgativa e scientifica, attraverso articoli scritti per un ampio pubblico da validi studiosi delle singole materie.

"Al lato utile vogliamo unire anche quello gradevole", scrive nel numero di esordio la direzione (I nostri propositi, 1° giugno 1883), che intende quindi trattare "di orticoltura, ma anche di giardinaggio ed altre faccende di diletto". Sormanni afferma di esser voluto "uscire […] dalla solita carreggiata dei giornali agricoli, dando alla nostra pubblicazione un carattere più attraente, con la divisa Varietas delectat, pur conservando la serietà che una pubblicazione di simile natura richiede". Queste scelte furono premiate, se è vero che dopo un paio di anni «La Villa e la fattoria» raggiunge la quota di 1.500 copie tirate (cfr. i numeri del 16 ottobre-15 novembre e del 16 novembre-31 dicembre 1885).

Il giornale tratta di zootecnia, viticoltura, enologia, apicoltura, frutticoltura, entomologia agraria, botanica, malattie di piante e animali, esposizioni internazionali, congressi, concorsi, importazione ed esportazione dei prodotti agricoli italiani, alimentazione e igiene; suggerisce consigli per le coltivazioni, confronta i risultati ottenuti con diversi metodi di coltivazione e trae citazioni da diversi giornali italiani e stranieri e da bollettini di associazioni agrarie e di società orticole. Fra le rubriche fisse vi sono un "Corriere agrario", redatto da Giovanni Marchese, e i "Lavori da farsi mese per mese", di Amilcare Beisso. Dal 1° gennaio 1884 diviene l'organo del sodalizio milanese Associazione mutua dei giardinieri d'Italia.

Fra gli articoli più significativi, I capitali nell'agricoltura, di Paolo Antoniotti, (16 settembre-15 ottobre 1885), L'agricoltura nel circondario di Velletri, di Napoleone De Bonis e La campagna serica del 1886. Statistiche ufficiali del ministero, (15-30 giugno 1886).

Fra gli altri redattori, molti dei quali puntualmente citati nel frontespizio, Antonio Aloi, Carlo Anfosso, Salvatore Baldassarre, Otto Baliff, Giovanni Calvi, Domizio Cavazza, Giuseppe Cusmano, Apelle Dei, Alessandro Ferretti, Giacinto Fogliata, Antonio Galanti, Alberto Gemignani, Carlo Hugues, Luigi Intina, Sebastiano Lissone, Giuseppe Maddalozzo, Camillo Mancini, Luigi Manetti, Francesco Minà Palumbo, Giovanni Maria Molfino, Domenico Pinolini, Arturo Rivoli, i fratelli Roda, Giovan Battista Romano, Giovanni Rossi, Pietro Selletti, Arnaldo Strucchi, Giovan Battista Tirocco, Pompeo Trentin, Lodovico Venturoli, Pietro Vittori e Donato Zocco.

Il 16 dicembre 1883 la direzione ribadisce che "campo, vigna, stalla, orto, giardino, erano il nostro obiettivo ed abbiamo la coscienza di aver largamente e con amore trattato gli argomenti tutti che con tali coltura si collegano. Il "Corriere agrario" di Giovanni Marchese forma da per sé una vera enciclopedia pregievolissima, in cui il nostro esimio collaboratore ha saputo […] passare in rassegna tutti i fatti che maggiormente potevano interessare i cultori della società agricola […] tutte le esposizioni tenutesi in Italia nel giro di questi mesi, furono partitamente descritte e narrate". Cita poi l'«Economia rurale» di Torino che definisce «La Villa e la fattoria» come "ben fatta" e "la più elegante" fra le pubblicazioni italiane. Infine annuncia l'ingresso di nuove firme, che si aggiungono al già nutrito corpo redazionale di partenza.

Con alcuni supplementi specializzati pubblica dal 1886 anche il supplemento «Il Giardino, l'orto e il frutteto», rivista illustrata di floricoltura, orticoltura e pomologia, riccamente illustrato ma esclusivamente descrittivo.

A. Ac.

Raccolte: MI120: 1883-1887.