Modello Elmiskope 1A - microscopio elettronico a trasmissione - ottica

Siemens; Ruska, Ernst

Modello Elmiskope 1A - microscopio elettronico a trasmissione - ottica

Descrizione

Un parallelepipedo di colore bianco ha posto nella parte frontale una sorta di tavolino. Dal parallelepipedo, in direzione del tavolino stesso, parte la struttura del vero e proprio microscopio. Il cavo dell'alta tensione congiunge il parallelepipedo ad una grossa struttura cilindrica, dotata di diverse valvole e congegni, che comprende: - il punto di emissione degli elettroni, - i motori di centraggio del raggio, - i condensatori, - la regolazione dei diaframmi, - il portacampione, - l'obiettivo, - i proiettori, - il microscopio ottico stereoscopico, - lo schermo fluorescente, - i tubi per produrre il vuoto, - gli spostapreparati. Sotto la sporgenza del lungo tubo e accanto ad esso, sul parallelepipedo, vi sono varie valvole e manopole di regolazione tra le quali probabilmente quelle della messa a fuoco. Lo strumento è esposto in una grande teca con un cartellino identificativo del tipo di strumento, della marca e dell'anno di produzione; il cartellino ha il logo dell'azienda ospedaliera e dell'Università degli Studi di Milano.

Funzione: Microscopio che utilizza, al posto della sorgente luminosa, un fascio di elettroni, raggiungendo una risoluzione molto superiore.

Notizie storiche: Lo strumento venne prima sviluppato da Ernst Ruska (1908-1988) negli anni Trenta a Berlino. Dopo la seconda guerra mondiale Ruska ritornò a disegnare microscopi elettronici per la Siemens. L'Elmiskop 1 fu la prima innovazione prodotta dalla collaborazione.

Autore: Siemens (costruttore) (1919-); Ruska, Ernst (inventore) (1908-1988)

Datazione: post 1964 - ante 1964

Materia e tecnica: metallo; plastica; vetro

Categoria: ottica

Misure: 80 cm x 225 cm x Ø 100 cm (intero)

Collocazione

Provincia di Milano

Ente sanitario proprietario: A.S.S.T. Santi Paolo e Carlo

Credits

Compilazione: Torelli, Ilaria (2012)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).