Fucina Galperti - forgia - Industria, manifattura, artigianato

Fam. Galperti

Fucina Galperti - forgia - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Forgia. Struttura in muratura refrattaria, utilizzata per il riscaldamento del metallo. E' composta da un bacino superiore per il riscaldamento del pezzo, una vano inferiore per facilitare i movimenti del fabbro, una cappa per la raccolta dei fumi. Corredano l'oggetto: - alcuni attrezzi (14) da lavoro come pinze, tenaglie e martelli - alcuni chiodi (8) a esempio di oggetti realizzati nella fucina.

Funzione: La forgia veniva usata per riscaldare il metallo da forgiare.

Modalità d'uso: La forgia è uno strumento fondamentale per lo svolgimento del processo di fucinatura (1). Il bacino veniva riempito da un cumulo di carbone di legna. Il pezzo da riscaldare per essere reso malleabile, retto con pinze e tenaglie, veniva posto all'interno del bacino. Un getto d'aria soffiato tramite una tromba idroeolica (o un mantice) permetteva la combustione del carbone e quindi l'innalzamento della temperatura del pezzo. (1) La fucinatura consiste nel deformare il metallo per mezzo di forze di compressione. Il processo può essere eseguito a caldo o a freddo, con alta o bassa velocità di deformazione. L'operazione affina la struttura del materiale, conferendogli buone caratteristiche di resistenza meccanica.

Notizie storiche: Innanzitutto due fatti dai quali si può partire per inquadrare storicamente l'oggetto: il primo vede la Valsassina come luogo principe della siderurgia lombarda sin dal 1000 a.C.; il secondo data al 1566 la presenza di un Paolo Galperti "lavoratore ferraro" a Prato San Pietro, Cortenova (LC). A partire da questi fatti è possibile ipotizzare che il maglio esistesse già nel 1566. Di conseguenza, si ipotizza anche che la data - 1740 - incisa su una delle due pietre dell'incastellatura (sòche) non indichi la data della nascita del maglio, ma il momento in cui una (o entrambe) le pietre vennero cambiate l'ultima volta prima che il maglio giungesse al museo nel 1958. Se dal 1740 al 1958 non è più stato necessario cambiare le pietre, allora si può ipotizzare che queste "durino" almeno 200 anni. Il che permette di ipotizzare che il ricambio precedente a quello del 1740 sia avvenuto intorno al 1550, fatto compatibile con l'ipotesi che il maglio sia nato nel 1566 ca.

Autore: Fam. Galperti (costruttore/ destinatario) (1566/1958)

Ambito culturale: siderurgia

Datazione: post 1550 - 1958

Materia e tecnica: ghisa/ fucinatura; pietra

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 200 cm x 150 cm x 400 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Conato L.G. "I Ferascin Galperti detti i Carlini : e la saga del ferro in Valsassina", Introbbio - Valsassina 1994

Credits

Compilazione: Olivini, Francesca (2009)

Aggiornamento: Iannone, Vincenzo (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).