Ahemo A4 - radioricevitore - Industria, manifattura, artigianato

Ahemo

Ahemo A4 - radioricevitore - Industria, manifattura, artigianato

Descrizione

Radio o sintonizzatore in legno da tavolo a sviluppo orizzontale. Sulla parete frontale si hanno due rotelle per la sintonia (grossa e fine) con scala di sintonia con indicazioni numeriche da 0 a 100, un deviatore e due potenziometri a leva. Lateralmente si hanno due manopole per la selezione delle gamme d'onda e la regolazione del volume e sette boccole per il collegamento di un altoparlante esterno ed altro. Il retro presenta un pannello in legno apribile incernierato nella parte bassa. Dal retro fuoriesce il cavo elettrico per il collegamento alla rete. All'interno è visibile il circuito a 5 valvole, a reazione con rigenerazione e due stadi AF.

Funzione: Ricezione di frequenze radio ad onde medie e lunghe a modulazione di ampiezza (AM) per l'ascolto di programmi radiofonici. Andava utilizzato con un altoparlante esterno.

Modalità d'uso: L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio, collegato ad un altoparlante e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita rotella. Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente. Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. Questa radio funziona da ricevitore e sintonizzatore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni. Il circuito a reazione rimanda indietro il segnale amplificato in fase con quello in ingresso e gli smorzamenti di questi due circuiti vengono eliminati o ridotti fino a che l'energia introdottta sviluppi un'oscillazione. Si ha così un maggior guadagno e una buona selettività. Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storiche: Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest. L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza. Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra. Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case. Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case. L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor.

Autore: Ahemo (progettista/ costruttore) (notizie sec. XX secondo quarto)

Datazione: 1928 - 1929

Materia e tecnica: legno; materiale plastico; vetro

Categoria: industria, manifattura, artigianato

Misure: 63 cm x 27 cm x 30 cm

Collocazione

Milano (MI), Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci"

Riferimenti bibliografici

Ravalico D. E. "La Moderna Supereterodina", Milano 1943

Soresini F. "Breve Storia della Radio", Milano 1976

Tarabella E. "Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti"", Massarosa (LU) 1993

Catalogo Antique "Catalogo Antique Radio", 2006, p. 522

Credits

Compilazione: Ranon, Simona (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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