Modello tedesco Picht 1927 - macchina per scrivere - meccanica

Picht, Oscar

Modello tedesco Picht 1927 - macchina per scrivere - meccanica

Descrizione

La macchina per scrittura Braille modello tedesco Picht è stata costruita dalla Herde e Wendt di Berlino in ghisa con finitura in nero. E' un modello di piccole dimensioni composto da sei tasti atti alla combinazione delle lettere dell'alfabeto più un tasto distanziatore in grado di far avanzare il carrello mobile indipendentemente da un'altra azione.

Modalità d'uso: Per l'utilizzo della macchina si usa il foglio A4 che, inserito negli appositi rulli, viene arrotolato riga per riga. La scrittura è determinata mediante la combinazione dei sei tasti del codice braille. La spaziatura tra le lettere avveniva grazie all¿apposito tasto distanziatore.

Notizie storiche: La macchina fu progettato da Oscar Picht (1871-1945), professore al Knigliche Blindnanstalt di Stegnitz (Germania) e responsabile dell'amministrazione della Biblioteca Braille. L'apparecchio è stato realizzato, secondo i gusti dell'epoca, laccato in nero con ornamenti dorati; chiunque lo desiderava poteva pagare un supplemento e ordinare il prodotto con una tastiera in avorio e una custodia in legno di faggio. Era utilizzata per i non vedenti per eseguire lavori amministrativi, era veloce, conveniente ed economica rispetto a quelle disponibili sul mercato e incorporava le caratteristiche delle macchine da cucire per la scrittura meccanizzata.

Autore: Picht, Oscar (INVENTORE) (1871-1945)

Datazione: 1927

Materia e tecnica: ghisa/ carpenteria

Categoria: meccanica

Misure: 30 cm x 25 cm x 16 cm

Collocazione

Milano (MI), Istituto dei Ciechi di Milano - Museo Louis Braille

Riferimenti bibliografici

AA.VV. "Origini ed evoluzione dei metodi di scrittura per ciechi all'Istituto di Milano", Milano 1977

Marco G.Bascapè, Maria Canella, Sergio Rebora "Luce su Luce l'Impegno della solidarietà dalla carità alla scienza", Milano 2003

Credits

Compilazione: Panzeri, Enrica (2019)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).