Elemosina di San Lorenzo

Anonimo

Elemosina di San Lorenzo

Descrizione

Identificazione: San Lorenzo

Autore: Anonimo (sec. XV), incisore / inventore

Ambito culturale: ambito tedesco

Cronologia: post 1455 - ante 1500

Oggetto: stampa tagliata

Soggetto: sacro

Materia e tecnica: bulino

Misure: 94 mm x 76 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: Il marchese Malaspina, nel suo Catalogo edito nel 1824, inserisce questa stampa e il suo pendant, montato sullo stesso supporto (cfr. inv. St. Mal. 1553), tra le prime 'Incisioni in metallo' della Scuola Italiana, dopo la serie dei nielli, descrivendole come "Altre due antiche incisioni toscane, pure sul fare de' Nielli". Si tratta infatti di due stampe realizzate alla maniera del niello, note in esemplari unici al mondo, le cui composizioni sono però attestate, in un complesso intreccio di relazioni, in un polittico dipinto, in un niello-print, in una placchetta e in un foglio con diversi schizzi. Le scene delle due stampe pavesi si ritrovano in due tondi della cornice del polittico di Paolo da Caylina il Vecchio, eseguito nel 1458 per la chiesa di Sant'Albino a Mortara e oggi conservato a Torino, Galleria Sabauda, inv. 34 cat. 141. La scena con Lorenzo davanti all'imperatore Decio è attestata anche da un niello-print ritenuto di scuola fiorentina e oggi conservato al Louvre (coll. Rothschild, inv. 167 Ni; cfr. Blum 1950, n. 185), da cui probabilmente copiò l'incisore della stampa pavese inv. St. Mal. 1553 (traducendolo il controparte), la quale venne probabilmente incisa sulla stessa lastra dell'altra scena, con l'Elemosina di San Lorenzo, qui schedata, attestata anche dall'altro tondo del polittico. I due episodi ricompaiono, insieme ad altri due (uno dei quali che ricorre anche in una placchetta già a Berlino, ma oggi perduta), nella parte inferiore di un foglio di disegni conservato ad Amburgo (Kunsthalle, inv. 21205).

Collocazione

Pavia (PV), Musei Civici di Pavia

Credits

Compilazione: Aldovini, Laura (2011)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).