Il cavaliere, la morte e il diavolo

Dürer, Albrecht

Il cavaliere, la morte e il diavolo

Descrizione

Identificazione: Cavaliere, morte e diavolo

Autore: Dürer, Albrecht (1471-1528), incisore / inventore

Cronologia: post 1513

Oggetto: stampa smarginata

Soggetto: allegorie, simboli e concetti

Materia e tecnica: bulino

Misure: 187 mm x 245 mm (parte incisa)

Notizie storico-critiche: Questa stampa è una delle più note di Dürer e rappresenta uno dei momenti più alti della sua tecnica incisoria con uso di chiaroscuro tonale, insieme ad altri due bulini, tutti collocati cronologicamente tra il 1513 e il 1514 (i cosiddetti Meisterstiche). Nei diari di viaggio nei Paesi Bassi Dürer si riferisce a questa stampa semplicemente come "Il cavaliere". Il titolo ormai divenuto tradizionale è quello suggerito da Hüsgen nel 1778.
Le letture iconografiche che si sono succedute nel tempo hanno tentato di identificare il cavaliere con un personaggio storico, ma l'interpretazione più accreditata è quella che lo vede come rappresentazione dell'"Enchiridion militis christiani" di Erasmo da Rotterdam, stampato ad Anversa nel 1503.
Dürer ha frequentato altre volte il tema dell'uomo armato a cavallo, per esempio in un disegno dell'Albertina (Winkler n. 176) che somiglia anche molto a quello rappresentato in questa stampa. Esistono poi due studi preparatori conservati presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, mostrano in particolare l'influsso degli studi proporzionali sui cavalli di Leonardo, che Dürer conosceva.
La stampa ebbe una notevolissima fortuna letteraria: è citata e descritta da Vasari, Lomazzo, Baldinucci.
Per derivazioni ed esemplari noti in collezioni antiche di questa stampa si veda Fara 2007, pp. 155-157.

Il marchese Malaspina segnala che secondo il suo parere Dürer in questa stampa ha voluto alludere al cavaliere Francesco Sickingen.

Collocazione

Pavia (PV), Musei Civici di Pavia

Credits

Compilazione: Gritti, Jessica (2010)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).