I barrocciai.

Checchi, Arturo

I barrocciai.

Descrizione

Identificazione: Due cavalli e due asini con calesse; in primo piano, un guidatore stante; in secondo piano, un altro guidatore al posto di guida.

Autore: Checchi, Arturo (1886-1971), incisore / inventore

Cronologia: post 1948

Oggetto: stampa

Materia e tecnica: acquaforte

Misure: 470 mm x 303 mm ca. (Parte incisa)

Notizie storico-critiche: L'opera fu premiata alla Ia edizione del Premio Suzzara (1948) con 400 litri di vino lambrusco, da dividere con gli artisti Luigi Bartolini, Virgilio Ciminaghi e Alberto Vitali.
Stile descrittivo di tipo tradizionale, ma rapido e sommario. Segno netto e marcato. La scelta del soggetto riguarda un momento di riposo dal lavoro.
L'artista (scultore, incisore, litografo, oltreché pittore) nasce a
Fucecchio nel 1886. Dopo aver frequentato per tre anni l'Accademia delle Belle Arti di Firenze, comincia a presentare le prime opere a varie mostre fiorentine e vincendo alcuni concorsi. Nel 1925 è chiamato alla Cattedra di pittura dell'Accademia delle Belle Arti di Perugia e l'anno successivo prende parte alla Biennale Veneziana rinnovando la sua partecipazione anche negli anni successivi. Dal 1930 partecipa pure alle Quadriennali Romane. Nello stesso anno Checchi vince il Concorso per la Cattedra di pittura dell'Accademia delle Belle Arti di Milano; ma, per ragioni politiche riesce "soltanto" ad approdare alla Cattedra di Firenze. Dopo ulteriori successi, ottenuti in occasione di varie esposizioni, è presente alla Mostra Internazionale della Grafica di Palazzo Strozzi. Nel 1971 viene allestito a Fucecchio un "Museo Arturo Checchi" con opere di pittura di varie epoche offerte dal maestro . Lo stesso anno vede l'artista spengersi a Perugia.

Collocazione

Suzzara (MN), Galleria Civica d'Arte Contemporanea

Credits

Compilazione: Montanari, Elena (2001)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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