Nucifraga caryocatactes

Nucifraga caryocatactes

Descrizione

La nocciolaia occupa un vasto areale continuo che va dalla Scandinavia fino al Nord Europa, alle foreste di conifere della taiga in Siberia e all'Asia orientale, compreso il Giappone. In Italia nidifica sulle Alpi prediligendo per la nidificazione gli alberi sempreverdi più folti. Tre ulteriori popolazioni disgiunte si trovano nelle foreste alpine di conifere dell'Eurasia: una sulle montagne dell'Europa centrale e sudorientale (Alpi, Carpazi e della Penisola balcanica); un'altra nell'Himalaya occidentale; la terza sulle coste della Cina occidentale, separata dalla popolazione settentrionale. Alcune di queste popolazioni possono essere distinte a seconda delle dimensioni del becco. È legata alla presenza di pino cembro o, in assenza di questo, di noccioli, che le forniscono un'indispensabile fonte alimentare utilizzata dalla tarda estate sino alla primavera. Possiede caratteristiche forme compatte, con un grosso becco nero, a pugnale, la coda è corta e tronca, le ali, ampie e arrotondate. Il corpo è bruno scuro, finemente macchiettato di bianco; le ali sono nere. La coda, nera ad apice bianco, contrasta con il sottocoda anch'esso bianco. Simile nelle forme alla ghiandaia, ma becco molto più grande e testa più esile, senza ciuffo. È una delle due specie di nocciolaie (gen. Nucifraga); l'altra specie, la Nocciolaia di Clark (N. columbiana), sostituisce la prima come vicariante ecologico nel Nordamerica occidentale. L'esemplare è esposto nel diorama della media valle; è tassidermizzato con le ali chiuse e poggia su un basamento di legno. Buono stato di conservazione.

Definizione: uccello

Identificazione: esemplare

Collezione: Sala Faunistica

Tipologia contenitore: diorama

Sesso: M

Località di raccolta: Europa / Italia / Lombardia / Grandola ed Uniti (CO)

Collocazione

Grandola ed Uniti (CO), Museo Etnografico Naturalistico Val Sanagra

Credits

Compilazione: Selva, Attilio (2016)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).