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APPENDICE
6

Algisii Mediolanensis archiepiscopi litterae executoriae

<1177 marzo 14 - aprile 28>.

Alg <isio da Pirovano> , arcivescovo di Milano, dà mandato a tutti i sacerdoti destinatari della presente lettera di non ammettere alla penitenza né alla comunione né ad altra assistenza sacerdotale alcun borghigiano di Meda, uomo o donna, che non abbia prima ricevuto assistenza e penitenza dal sacerdote della badessa <di S. Vittore di Meda> .

Originale, AATMeda, SVP, sec. XII, nr. 147 [A]. Copia autentica settecentesca del notaio Giovanni Angelo Custodi, alla data Post 1176, 2 iulii, ivi [B]. Copia semplice settecentesca in lingua italiana, segnata F, da B, ivi. Regesto settecentesco, camicia cartacea di A, alla data doppo l'anno 1178, ivi. Altri regesti settecenteschi: [CUSTODI], Veritas oprimi potest, pp. 12-14; [ID.], Pro monialium Medę iuribus, pp. 9-10; Inventario 1738, nr. 48, se al nostro doc. si riferisce l'espressione litterę... Mediolanensis archiepiscopi. Nel verso di A, centralmente, in senso contrario alla scrittura del recto, erronea attribuzione topografica di mano moderna: Nobil(e), e affrettato regesto di mano settecentesca: Sentenza a favore del monastero per | il beneficiato o curato | di Meda; nell'angolo superiore destro, di mano del Custodi: Post 1177 et | ante 1183.

Traduzione in lingua italiana: Risposta al papele, pp. [19-20], che si basa sulla copia semplice in lingua italiana e data la 'lettera circolare' al 1177.
Cf. ZOPPÉ, Per una storia di Meda, p. 65, che propone testo e datazione dalla Risposta al papele, dichiarando perduto l'originale.

In quella che sembra essere la plica, sono visibili due minimi tagli (uno per lembo), attraverso i quali, con tutta evidenza, passava il filo che assicurava il sigillo, deperdito.
La pergamena, percorsa da tre antiche piegature (una orizzontale, due verticali), presenta sostanziose rosicature lungo tutto il margine sinistro, oltre a due piccoli fori, che interessano la scrittura all'altezza della settima e della dodicesima riga.
Accomunano questa alle altre litterae arcivescovili in uso nel sec. XII (BARONI, La documentazione arcivescovile milanese, p. 308) il formato ridotto e la qualità scadente della membrana, così come il tono d'insieme, assai dimesso e, soprattutto, alcune peculiarità interne, quali la mancanza di datatio topica e chronica.
Per la datazione, quindi, è inevitabile individuare uno spartiacque cronologico, che, nella fattispecie, è rappresentato dalla sentenza pronunciata da Ognibene (doc. nr. 5 dell'Appendice): infatti, Algisio da Pirovano (per il quale si veda Introduzione, nota 34) la cita espressamente, ma non allude all'immediatamente successiva conferma concessa da papa Alessandro III (doc. nr. 4).
Il restauro delle lacune è stato in larga parte condotto sulla base delle copie settecentesche.

Alg(isius) Dei gr(ati)a sancte Mediolanensis Ecclesie archiepiscopus. Omnibus sacerdotibus, ad quos hec littere | pervenerint, salutem et omne bonum. Certa nobis relatione innotuit quod burgenses de | Medda in causa, quam de ordinatione sacerdotis cum monasterio eiusdem loci habebant, |[a] venerabili fratre nostro O. Veronensi episcopo, cui d(omi)nus papa causam ipsam terminandam commiserat, |[c]ontrariam reportarunt sententiam; ipsi vero adhuc in sua contumatia perdurantes, |[n]ec ecclesiam a sorore nostra eiusdem monasterii abbatissa permittunt ordinari, nec a |[s]acerdote, quem ipsa penes se habet, sacerdotalia volunt recipere conscilia. Quia igitur |[e]orum malicie et transgressioni nullo modo favere, s(et) potius obviare volumus et de|bemus, scriptis presentibus vobis mandamus et penitus interdicimus ut nullum de ipsis | burgensibus, virum vel mulierem, ad penitentiam vel comunionem seu aliud sacer|dotale conscilium recipiatis, nisi forte vobis manifeste constiterit quod ille vel illa, |[q]ui vel que ad vos venerit, a sacerdote [i]psius abbatisse conscilium et penitentiam prius |[receper]it. Quisquis igitur ex vobis nostrum transgressus mandatum prefatos burgenses receperit, |[cond]ignam a nobis reportabit sententiam et sui officii periculum incurret.

Edizione a cura di Annalisa Albuzzi
Codifica a cura di Gianmarco Cossandi

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