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Alexandri papae III litterae executoriae

<1176> giugno 15, Anagni.

Alessandro <III> papa, avendo affidato ad <Ognibene> , vescovo di Verona, la definizione della causa vertente tra <Letizia> , badessa <di S. Vittore> di Meda, rappresentata dal nunzio Alberto, e i parrocchiani <di S. Maria> di Meda, in merito al diritto di eleggere il cappellano di detta chiesa e al numero dei sacerdoti da istituirvi, dà mandato alla badessa di presentarsi presso il presule, allorquando verrà convocata, e di accettarne il giudizio, senza possibilità d'interporre appello.

Originale, AATMeda, SVP, sec. XII, nr. 127 [A]. Regesto settecentesco, camicia cartacea di A, con data circa l'anno 1176, 14 (4 corr. in 5 da mano posteriore) giugno, e regesto novecentesco, ivi. Altri regesti settecenteschi: [CUSTODI], Veritas oprimi potest, pp. 10-11; [ID.], Pro monialium Medę iuribus, p. 8; [ID.], Trasonto italiano, ff. 25, 28 (che, dopo aver datato questo e il precedente doc. nr. 2 verosimilmente dell'anno 1176, definisce entambi bolle col suo piombo munite). Nell'angolo inferiore destro del recto di A, sul verso della plica, di mano novecentesca (Carlo Agrati), la segnatura in matita: 139 bis. Nel verso, di mano dello scrittore del doc., perpendicolarmente rispetto alle altre scritte: abb(at)isse de Medde; centralmente, nello spazio compreso tra il margine sinistro e le due pieghe orizzontali centrali, di mano moderna: Mede e L(itte)rę app(osto)licę ad favore(m) r(everen)darum | d(ominarum) monial(ium) Medę super | electione capellani Sanctę | Marię; nell'angolo superiore destro, di mano settecentesca, un primo tentativo di datazione: Post 1159 creditur, ulteriormente precisato: 1176 (seguono 1177 |16 aprile depenn.) | 15 (corr. da 16; segue maggio depenn.) giugno; poco più in basso, di mano del Custodi, l'annotazione: Alex(ande)r .III. p(a)p(a) 1159, | ob(iit) 1181, mentre più a sinistra, di mano novecentesca (Carlo Agrati), in inchiostro nero: 1176 e in matita: 1176, 15/6; nell'angolo inferiore destro, segnatura novecentesca, in matita blu: XII/A.

Edizioni: [ANTONA TRAVERSI], Per le nozze, pp. 35-36; ORSINI, Il monastero di San Vittore a Meda, p. 91, e ZOPPÉ, Per una storia di Meda, pp. 258-259, entrambi dalla trascrizione edita in [ANTONA TRAVERSI], Per le nozze.
Regesta: JAFFÈ-L., -.
Cf. BERETTA, Recensione, p. 159; Bullettin d'histoire bénédictine, 1920, p. 331*, nr. 2427; ZOPPÉ, Per una storia di Meda, p. 64; VIOLANTE, Pievi e parrocchie, pp. 400, 401; ORSINI, Il monastero di San Vittore a Meda, p. 56, che, in quest'occasione, data al 13 giugno 1176; ANDENNA, Aspetti e problemi, p. 367; CHIAPPA MAURI, Gerarchie insediative, pp. 284, 287; ANDENNA, Territorio e popolazione, p. 149.

La pergamena, leggermente usurata in coincidenza delle antiche piegature (due orizzontali, due verticali), presenta un esteso strappo lungo il margine destro, all'altezza della quinta riga e in prossimità di un forellino, uno tra quelli che - attualmente undici lungo i margini laterali, due in corrispondenza della plica - in origine dovevano essere attraversati dal filo, al quale era assicurato il sigillo plumbeo, deperdito. Un'ampia lacerazione semicircolare al centro del margine inferiore è stata provocata dalla manomissione della bolla, presumibilmente all'apertura della lettera.
Per la datazione, si veda la nota introduttiva alla lettera precedente.

Alexander episcopus servus servorum Dei. Dilecte in Christo filie ** abbatisse de Medde, salutem et apostolicam ben(edictionem). | Licet dilectus filius noster Albertus nuntius tuus constanter asseveraverit quod ipsius loci dominium | et electio p(re)sb(ite)ri, qui in capella eiusdem loci est instituendus, ad te pertineat, quidam tamen parro|chianorum prescripte capelle, tam pro se quam pro aliis, qui domi remanserant, constanter assevera|runt quod cum p(re)sb(ite)r eiusdem capelle de bonis eorum sustentetur, ad ipsos electio et presentatio | pertinet sacerdotis, et tibi tantum conpetit eum, quem elegerint, confirmare; adiecerunt etiam | quod cum populus ita excrev(er)it quod vix duo sacerdotes sufficiant ad servitium populo faciendum, [s](et) tu | non vis sustinere quod ibi duo sacerdotes instituantur. Ceterum quoniam tibi sic volumus ac | debemus in tuo iure adesse, ut iustitie predictorum parrochianorum non videamur detrahe|re, causam ipsam venerabili fratri nostro ** Veronensi episcopo (1) co(m)misimus audiendam et fine debito | terminandam. Ideoque per apostolica tibi scripta mandamus atque precipimus quatinus, cum ab eodem | episcopo propter hoc fueris evocata, eius presentiam adeas et quod ipse inter vos exinde iudicav(er)it, | contradictione et appellatione remota, suscipias firmiter et observes. Dat(a)Anagnie, .XVII. kal(endas) iul(ii).
(BD)


(1) Ognibene; cf. Introduzione, nota 36.

Edizione a cura di Annalisa Albuzzi
Codifica a cura di Gianmarco Cossandi

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