Nel complesso produttivo Unifor, Mangiarotti adotta un sistema prefabbricato che si differenzia da altri esempi di prefabbricazione del periodo per l'eleganza della soluzione, che riesce a raggiungere un alto grado di continuità e complanarità dell'intradosso, attraverso l'attento studio dei giunti di montaggio. Il sistema di tamponamento è realizzato anch'esso con elementi prefabbricati in cemento armato. Viene applicato nello stabilimento Unifor con la sostituzione, nell'edificio dedicato alle attività amministrative, con tamponamenti opachi con serramenti in alluminio estruso. Il complesso è costituito da due parallelepipedi paralleli, collegati da due passaggi coperti complanari. L'edificio che ospita l'amministrazione ha la facciata continua in vetro e acciaio arretrata rispetto al telaio strutturale, in modo da creare con la copertura a sbalzo un porticato a filtro dell'ingresso. Anche nella hall d'ingresso dell'area direzionale è possibile leggere la struttura in cemento armato precompresso lasciata a vista, mentre le partizioni murali sono costituite da sistemi "a secco" in vetro, acciaio e pannelli lignei.

Sia nell'edificio che ospita gli uffici che in quello destinato alla produzione dei mobili dell'azienda Unifor, costruita nel 1982 a Turate, l'architetto riprende l'uso del sistema U70, già usato nello stabilimento Lema di Alzate Brianza nel 1969. Il sistema prefabbricato, trilitico in cemento armato precompresso con travi comprese tra i nove e i dodici metri e tegole di lunghezza dai 15 ai 20 metri, era stato brevettato da Mangiarotti e realizzato da Precompressi Isocellitalia. Nello stabilimento Unifor si coniuga la ricerca espressiva con le potenzialità insite nelle tecnologie del tempo, riuscendo a raggiungere l'obiettivo duplice di innovazione formale e spaziale.

Archivio Angelo Mangiarotti, Milano

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio