Con questa opera Gabriele Mucchi si propone, come nel precedente intervento a Valera Fratta (LO), di portare nella provincia lombarda i principi propri del razionalismo, mediandoli con la cultura costruttiva tradizionale. La scuola di Muscoline ha una pianta a "T" con i tre corpi che si dipartono da un atrio coperto, in origine completamente aperto verso sud e destinato al gioco, oggi chiuso e destinato alla didattica. Ogni ala ospita due aule, i servizi igienici, un refettorio e i servizi generali. L'edificio ad un solo piano ha i prospetti intonacati color bianco mentre i setti delle testate e quelli dell'atrio sono in pietra viva. Gli architravi al di sopra delle finestre erano in origine colorati, in modo da ritmare le facciate. Le grandi capriate lignee a vista sostengono il tetto ad ampie falde ricoperte di tegole curve.

Nel 1948 Gabriele Mucchi entra in contatto con il parroco di Muscoline, che intende fare costruire nel paese un asilo infantile e un teatro. Attraverso questo contatto Mucchi riesce ad avere dal Comune di Muscoline l'incarico per la costruzione dell'asilo, mentre il progetto del teatro come quello di un piano urbanistico rimarranno solo sulla carta.

Fondo Gabriele Mucchi. Politecnico di Milano, Area Servizi Bibliotecari di Ateneo, Archivi Storici

Credits

Compilatore: Premoli, Fulvia (2014); Servi, Maria Beatrice (2014)
Responsabile scientifico testi: Boriani, Maurizio