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Condominio in via Massena 18
Milano (MI)

Indirizzo: Via Andrea Massena 18 - Milano (MI) (vedi mappa)

Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni

Caratteri costruttivi:

  • strutture: travi e pilastri in cemento armato
  • facciata: intonaco; tessere esagonali in litoceramica color marrone
  • coperture: piana
  • serramenti: in legno naturale

Cronologia:

  • progettazione: 1958 - 1962
  • esecuzione: 1962 - 1963
  • data di riferimento: 1958 - 1963

Autori:

Uso: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Descrizione

Edificio a destinazione residenziale, sviluppato su nove piani fuori terra a partire da una pianta rettangolare. Collocato in un contesto lasciato prevalentemente a verde nei pressi della Fiera Campionaria, il blocco è orientato perpendicolarmente alla strada secondo un asse est-ovest e, dunque, nega il tradizionale allineamento del condominio alla cortina edilizia circostante. Anche in questo caso il progettista ricorre all'uso di tessere esagonali in clinker, che vengono messe a contrasto con il legno chiaro naturale dei serramenti e che, ripetute nella forma ma svuotate, disegnano i pannelli ad alveare spesso usati da Caccia Dominioni (Istituto della Beata Vergine Addolorata e Convento dei Frati Minori di Sant'Antonio) e interpretati dalla critica come rilettura, in chiave contemporanea, del linguaggio dell'architettura rurale lombarda. Come spesso accade per le residenze condominiali di Caccia Dominioni non esiste un piano tipo ripetuto sempre uguale a se stesso, ma la scelta cade su un'ampia gamma di variazioni distributive che aggregano gli spazi secondo il ritmo dettato dalle esigenze dei condomini, da piani suddivisi in tre appartamenti ad alloggi che occupano l'intero livello. La grande attenzione al ruolo svolto dagli spazi comuni, altro aspetto ricorrente nei condomini di Caccia Dominioni, si manifesta ancora una volta nel coinvolgimento di Francesco Somaini, cui viene affidata la realizzazione di un mosaico pavimentale in tessere di marmo collocato nell'atrio principale.

Notizie storiche

Il sodalizio professionale tra Caccia Dominioni e Somaini affonda le proprie radici nell'incarico che la famiglia dello scultore affida all'architetto in occasione della ristrutturazione di Casa Rosales a Lomazzo (1955-1957), e che culminerà in episodi milanesi significativi come il mosaico pavimentale per la Galleria Strasburgo in corso Europa (1957) o per l'atrio al rinnovato Teatro dei Filodrammatici (1968). Tuttavia Somaini ha lavorato con molti altri architetti nell'epoca del dibattito sulla sintesi delle arti, che a partire dal secondo dopoguerra lo vede coinvolto, insieme a Mario Radice, nel progetto di Ico Parisi e Gianpaolo Allevi per la Villa Bini a Monte Olimpino (1950) o nella realizzazione del Padiglione di Soggiorno (oggi Biblioteca al Parco) di Parisi, Longhi e Antonietti, costruita per la X Triennale di Milano.

Opere d'arte

  • mosaico pavimentale in marmo (atrio principale)

Fonti archivistiche

Archivio Luigi Caccia Dominioni, Milano - scheda fondo vedi »

Bibliografia

Santini P.C., Ottagono, L'architettura milanese di Luigi Caccia Dominioni, Milano 1967, n. 6, pp. 90-95

Ottagono, Milano 1988, n. 91, pp. 52-63

Crippa M.A., Luigi Caccia Dominioni. Flussi, spazi e architettura, Torino 1996, p. 59

Gramigna G./ Mazza S., Milano. Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Milano 2001, p. 348

Irace F./ Marini P. (a cura di), Luigi Caccia Dominioni. Case e cose da abitare. Stile di Caccia, Venezia 2002, pp. 106-107

Credits

Compilatore: Leoni, Maria Manuela (2014)
Responsabile scientifico testi: Irace, Fulvio